Red
7 novembre 2019
Polizia stradale: Operazione Dark evoque
Negli ultimi tempi, la Polizia stradale, attraverso le Squadre regionali di Polizia giudiziaria, ha avviato verifiche sia sulla documentazione acquisita, all’atto dell’immatricolazione dei veicoli provenienti dall’estero, dalle Agenzie pratiche auto e dalle locali Motorizzazioni civili, sia su diversi veicoli, che per la loro tipologia e provenienza potevano presentare una qualche criticità
![Polizia stradale: Operazione Dark evoque](https://www.alguer.it/img/1539779500.jpg)
SASSARI - Il fenomeno della clonazione dei dati identificativi e l’alterazione dei documenti di circolazione, consente alle organizzazioni criminali la reimmissione sul mercato di veicoli di provenienza illecita, perché provento di furto o anche di appropriazione indebita effettuati, sia sul territorio nazionale, sia oltreconfine. Negli ultimi tempi, a conclusione di un monitoraggio sul territorio italiano, la Polizia stradale, attraverso le Squadre regionali di Polizia giudiziaria, ha avviato verifiche sia sulla documentazione acquisita, all’atto dell’immatricolazione dei veicoli provenienti dall’estero (la cosiddetta nazionalizzazione), dalle Agenzie pratiche auto e dalle locali Motorizzazioni civili, sia su diversi veicoli, che per la loro tipologia e provenienza potevano presentare una qualche criticità.
Un'azione di contrasto questa, consolidata anche dal lavoro sinergico effettuato tra i collaterali uffici di Polizia con l’ausilio di banche dati che coinvolgono anche le case costruttrici. Il lavoro degli operatori delle Squadre di Polizia giudiziaria non si limita alla semplice verifica documentale. ma ad ogni anomalia riguardante i dati identificativi dei veicoli, anche con l’ausilio di esperti. In genere, si tratta di veicoli rubati sia sul territorio nazionale, sia all’estero, i cui dati identificativi vengono abilmente alterati, ricalcando quelli di veicoli circolanti in altri Paesi; altre volte, per rinnovare l’identità del veicolo, che viene successivamente commercializzato con documenti rubati in bianco. Nel 2017, i veicoli nazionalizzati in Italia provenivano dalla Germania, Spagna e Francia, per una percentuale incidente del 74percento, mentre nel 2018 questa soglia si è incrementata fino all’81percento.
La Squadra di Polizia giudiziaria del Compartimento Polizia stradale Sardegna, ha di recente portato a termine un’operazione, che ha visto indagati in stato di libertà per riciclaggio di veicoli, quattro persone. Sono state sottoposte a verifica amministrativa due agenzie di pratiche auto del cagliaritano, coinvolte nella procedura di nazionalizzazione, posta sotto sequestro una autocarrozzeria/officina meccanica della provincia di Cagliari e sequestrati nove Suv di media/alta gamma, di cui sei Range Rover Evoque, per un valore approssimativo di circa 270mila euro. Gli accertamenti di verifica amministrativa, effettuati in parallelo alle attività di Polizia giudiziaria, sono stati estesi a tutte le pratiche di nazionalizzazione presentate direttamente, o tramite agenzie pratiche auto, agli Uffici provinciali della Motorizzazione civile. Le richieste di nazionalizzazione dei veicoli in Sardegna, hanno mantenuto un trend costante negli ultimi anni, attestando il valore medio intorno a 1500 richieste. E’ proprio questa immissione sul mercato sardo di autoveicoli provenienti da altri Paesi europei che alimenta il mondo oscuro del riciclaggio dei veicoli anche nell’Isola. Spesso il prezzo, all’apparenza conveniente e di molto sotto le quotazioni di mercato, invoglia gli utenti all’acquisto. con il rischio concreto della perdita sia del veicolo, sia del denaro, di solito versato con una transazione non tracciabile.
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