Ascoltare le parole del commercialista algherese a distanza di ben 9 anni fa piombare la città - ma la politica in particolare - in soggezione: gli obiettivi di allora diventano incompiute di ieri e impegni attuali. Si riparte dalla grana-dipendenti (tutti in scadenza il 15 dicembre 2019).
Ecco l'intervista che fa già storia
ALGHERO - Pochi capelli in più e qualche ruga in meno, ma la stessa determinazione di allora. Alla guida della Fondazione Alghero ritorna il primo presidente e certamente la voglia di portare a termine - per certi versi avviare - qual percorso intrapreso quasi un decennio fa deve aver pesato, ed anche molto, nella scelta di Andrea Delogu di ritornare a guidare la
cassaforte del Comune.
16 dicembre 2010. "Alghero fa
Meta", così titolava il
Quotidiano di Alghero la bellezza di nove anni fa. Un po tutto è cambiato in un decennio, molto meno nella classe politica locale. Ma riascoltare le parole dell'esperto commercialista algherese, primo presidente-direttore della Fondazione a distanza di tanto tempo fa un po' arrossire: gli obiettivi di allora diventano incompiute di ieri e impegni attuali.
Si riparte, infatti, dalla grana-dipendenti (tutti in scadenza il 15 dicembre 2019). Così il primo obbiettivo del nuovo corso non potrà non essere quello di strutturare l'ente che ogni anno gestisce il patrimonio archeologico algherese, cura l'organizzazione degli eventi e programma la promozione del territorio. Di «progetto ambizioso ed estremamente articolato» parlava Delogu nel 2010, «capace di coinvolgere i privati cercando di rendere più redditizio il sistema». Tutti obbiettivi sempre più attuali.
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l'intervista era con Sara Alivesi, 18 dicembre 2010]