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Red 1 novembre 2019
La Regione punta sulla bioedilizia
Un tavolo tecnico con le Associazioni di categoria per introdurre, favorire, sostenere l’utilizzo di materiali innovativi, puntando sulla bioedilizia per la realizzazione delle opere pubbliche. È incentrata sulla tutela dell’ambiente la strada che la Regione autonoma della Sardegna intende tracciare per avviare la stagione dell’impiego di materiali a basso impatto ambientale
La Regione <i>punta</i> sulla bioedilizia

CAGLIARI - Un tavolo tecnico con le Associazioni di categoria per introdurre, favorire, sostenere l’utilizzo di materiali innovativi, puntando sulla bioedilizia per la realizzazione delle opere pubbliche. È incentrata sulla tutela dell’ambiente la strada che la Regione autonoma della Sardegna intende tracciare per avviare la stagione dell’impiego di materiali a basso impatto ambientale.

«La bioedilizia ricopre un ruolo decisivo nella tutela del paesaggio e dell’ambiente, ma le esperienze e le buone pratiche in materia caratterizzano soprattutto il nord Italia, nonostante come regione abbiamo tutte le potenzialità e la capacità di distinguerci, oltre allo straordinario volume di biomateriali che già produciamo a chilometro zero – spiega l’assessore regionale dei Lavori pubblici Roberto Frongia – Come Assessorato abbiamo recepito immediatamente, anche nel prezziario 2019, le categorie di materiali bio introdotte, ma vogliamo andare oltre e siamo attenti, come Giunta, alla promozione di strumenti e incentivi per l’edilizia sostenibile. Credere nella bioedilizia equivale a dare valore alla prevenzione in materia sanitaria, dato che l’incidenza dei tumori nel comparto edile e nella filiera è altissima e dare gambe a progetti di sviluppo incentrati sul risparmio energetico e, per la Pubblica amministrazione, di risparmio sulle spese di costruzione, facendo lega anche sui materiali green».

La settimana prossima, nelle sale dell'Assessorato regionale dei Lavori pubblici, in Viale Trento, si terrà un tavolo tecnico, alla presenza delle associazioni di categoria, proprio per parlare dell’introduzione della bioedilizia quale elemento significativo e premiante. Secondo l’esponente della Giunta Solinas, «sebbene sia aumentata la consapevolezza rispetto ai vantaggi derivanti da sistemi costruttivi eco-efficienti, c’è ancora una carenza di informazioni e di conoscenza del tema e dei benefici ad esso legati. Vogliamo partire colmando un gap: l’assenza di indicazioni precise da parte del Legislatore. Vogliamo prendere un impegno nella salvaguardia dell’ambiente e avviare un percorso virtuoso che coinvolga tutti i protagonisti».

Nella foto: l'assessore regionale Roberto Frongia
22/11/2024
Più di 300mila sono stati costruiti prima del 1980 mentre quasi 200mila sono successivi a questa data. Del totale delle oltre 700mila abitazioni occupate in Sardegna, il 61,3%, 442.700 unità, è stato edificato prima del 1980. Le più vecchie d´Italia si trovano in Liguria, con l´82,8% delle case costruite più di 40 anni fa: la Sardegna occupa il 19esimo posto



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