Red
31 ottobre 2019
Ricci, l'assessore a testa bassa: si parte
«Per i ricci di mare, il vero pericolo non sono certo i pescatori regolari, ma quelli abusivi, che operano in maniera indiscriminata e spesso indisturbati. Ed è per questo che nel nuovo decreto abbiamo inserito divieti più rigidi e che, d’accordo con le Forze dell’ordine, abbiamo previsto controlli straordinari», dichiara l’assessore regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia
ALGHERO - Nonostante le polemiche ed il serio rischio a cui va incontro il riccio di mare, si parte con la pesca. «Per i ricci di mare, il vero pericolo non sono certo i pescatori regolari, ma quelli abusivi, che operano in maniera indiscriminata e spesso indisturbati. Ed è per questo che nel nuovo decreto abbiamo inserito divieti più rigidi e che, d’accordo con le Forze dell’ordine, abbiamo previsto controlli straordinari». Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura Gabriella Murgia, alla vigilia dell’apertura della stagione dei ricci, al via domani, venerdì 1 novembre, che si chiuderà il 15 aprile 2020.
«Nel mare sardo – evidenzia l’esponente della Giunta Solinas – c’è sofferenza di prodotto sia per i ricci, sia per l’aragosta. Per ripopolare le risorse però, non basterebbero pochi mesi, ma servirebbero anni e una programmazione attenta accompagnata da concreti interventi di sostegno per i nostri pescatori. Perché ci troveremmo di fronte a un problema sociale, non solo economico, con centinaia di famiglie che vivono grazie a queste attività». A occuparsi del ripopolamento, aggiunge l’assessore, «potrebbero essere gli stessi operatori, seguiti dai nostri tecnici, con il coinvolgimento dei centri di ricerca marini con i quali abbiamo già avviato un monitoraggio scientifico».
Per questa stagione, l’Assessorato regionale ha stabilito nuovi limiti per il prelievo dei ricci. «Sono stati tutelati maggiormente i pescatori professionali – conclude Gabriella Murgia – cancellando le domeniche e i giorni festivi e lasciando solo il sabato per le attività dei pescatori sportivi, dietro ai quali troppe volte si nascondono gli abusivi, che mettono a rischio le risorse del nostro mare e devono essere puniti con sanzioni pesantissime».
|