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Cor 31 ottobre 2019
Vino, a Dorgali nasce il toponimo “Vigna di Oddoene”
C’è una novità nel mondo del vino e riguarda Dorgali. A fare da apripista è la Cantina Berritta: potrà utilizzarlo per i suoi cannonau. Si tratta del quarto toponimo autorizzato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agropastorale dal 2013 a oggi
Vino, a Dorgali nasce il toponimo “Vigna di Oddoene”

DORGALI - C’è una novità nel mondo del vino e riguarda Dorgali. La Regione Sardegna ha infatti dato il via libera a un nuovo toponimo iscritto nell’elenco regionale delle cosiddette menzioni. Si tratta della “Vigna di Oddoene”: a richiederlo è stata la Cantina Berritta, presente nella valle di Oddoene da diverse generazioni, che ha voluto così omaggiare questo territorio, ideale per la coltivazione delle uve cannonau.

Quando si accostano Dorgali e la produzione vitivinicola l’equazione è semplice e il risultato è praticamente uno: la valle di Oddoene. Questo luogo, situato ai piedi del paese della provincia di Nuoro e distante pochi chilometri in linea d’aria dal mare di Cala Gonone, è uno dei posti più adatti per la coltivazione della vite, lavorata probabilmente già in epoca romana. Un posto magico dove hanno sede tanti produttori grandi e piccoli e dove nasce dell’ottimo cannonau. Adesso questa località è stata anche inserita nell’elenco regionale delle vigne per la designazione dei vini a marchio Dop, denominazione di origine protetta, con il toponimo “Vigna di Oddoene”. La richiesta è partita dalla Cantina Berritta, che potrà utilizzarlo d’ora in avanti per i suoi vini cannonau.

Si tratta del quarto toponimo autorizzato dall’assessorato regionale dell’Agricoltura e riforma agropastorale dal 2013 a oggi: solo altre tre aziende hanno infatti chiesto di poter individuare una zona specifica di produzione. La Cantina Berritta ha voluto così rendere pienamente onore a Oddoene, luogo dove tra l’altro sono presenti tutti i terreni dell’azienda già vincitrice di molti premi per i suoi cannonau e anche per il suo bianco autoctono Panzale, riscoperto con lo studio dell’omonimo antico vitigno. «Il rapporto che abbiamo con Oddoene è intenso e profondo – spiega Antonio Berritta, fondatore e vigneron della Cantina – oltre ad essere un luogo dove affondano le radici della famiglia, dei miei figli e dei miei nipoti, è un posto meraviglioso dove poter lavorare e fare vino è un piacere».

«Le ragioni che ci hanno spinto a chiedere il toponimo alla Regione sono però anche molte altre – prosegue Berritta - Oddoene ha una lunga storia e a partire dal secondo dopoguerra in poi è stata la salvezza per tante famiglie dorgalesi alle quali era stato assegnato un appezzamento di terra. I campi, per lungo tempo incolti e improduttivi, sono diventati progressivamente lunghe distese di vigne e oliveti e questo ha rappresentato la rinascita per la comunità di Dorgali. Aggiungo anche che crediamo in una zonazione o, come dicono i francesi, nel cru, cioè l’identificazione di un singolo vigneto o zona, riconoscibile per particolari caratteristiche. Un po’ come succede in altre parti d’Italia, dove il vino viene associato in modo forte a uno specifico territorio».

La Cantina Berritta produce il rosato Marinu, i cannonau Nostranu e Thurcalesu, il cannonau classico Monte Tundu, il blend di cannonau e syrah Don Baddore e il suo particolare e unico bianco Panzale, nato dalla riscoperta dell’omonimo vitigno autoctono. La produzione avviene tramite metodi di coltivazione tradizionali.



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