Red
31 ottobre 2019
Motovedetta oristanese ad Algeciras
Oggi pomeriggio, dopo quattro giorni di navigazione, la Sar Cp307 della Capitaneria di porto–Guardia costiera di Oristano è giunta nel porto spagnolo dove, per tutto novembre, parteciperà al dispositivo di contrasto dei flussi migratori irregolari e traffici illeciti provenienti dall’Algeria e dal Marocco

ORISTANO – Oggi pomeriggio (mercoledì), dopo quattro giorni di navigazione, la motovedetta Sar Cp307 della Capitaneria di porto–Guardia costiera di Oristano, al comando del primo maresciallo Alessandro Manca, è giunta nel porto spagnolo di Algeciras dove, per tutto novembre, parteciperà al dispositivo di contrasto dei flussi migratori irregolari e traffici illeciti provenienti dall’Algeria e dal Marocco e diretti verso la frontiera spagnola dell’Unione europea, nell’ambito dell’operazione “Indalo 2019”, promossa dall’Agenzia Europea Frontex. Partita alle prime luci di sabato, la motovedetta ed il suo equipaggio (otto militari) hanno fatto tappa a Mahón, nell’isola di Minorca, Ibiza e Cartagena.
Ad attenderli ad Algeciras, i colleghi delle altre motovedette d'altura che partecipano alla missione Indalo, che hanno portato a termine numerose e difficili operazioni di contrasto in alto mare dei traffici illeciti provenienti da Algeria e Marocco e di soccorso ad imbarcazioni o gommoni in pessime condizioni di sicurezza, con a bordo migranti irregolari. La Guardia costiera italiana opera senza sosta con motovedette, pattugliatori, aerei ed elicotteri con le unità delle altre Marine/Corpi di Guardia costiera e Polizia dei diversi Stati europei, nell’ambito del dispositivo aero-navale di Frontex, oltre che essere impegnata quotidianamente nel preminente compito di salvaguardia della vita umana nelle acque di tutti i mari che bagnano la Penisola.
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