L’Assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Andrea Montis, in accordo con l’Amministrazione e con il Sindaco Mario Conoci convocherà un urgente incontro con tutti gli attori coinvolti
ALGHERO - C'è aria di mobilitazione in Sardegna [
LEGGI]. E Alghero, a parole, non si tira indietro. Altri comuni costieri hanno aderito alla moratoria contro i prelievi, da Porta Terra studiano invece le politiche di salvaguardia ambientale culturale e storica più idonee, così che «il riccio di mare potrà diventare vero attrattore economico». L’Assessore all’Ambiente del Comune di Alghero Andrea Montis, in accordo con l’Amministrazione e con il Sindaco Mario Conoci per questo convocherà un urgente incontro con tutti gli attori coinvolti (locali e regionali) al fine di concordare le azioni che possano garantire la tutela della risorsa.
«Allo studio ci sono ipotesi quali le aree di ripopolamento della specie, dove i protagonisti potrebbero essere proprio i pescatori autorizzati, o l’eventuale pesca a rotazione in aree ben definite. Lo sviluppo, anche locale, del comparto non può prescindere da una corretta gestione della risorsa per questo l'Amministrazione intende proporre in Regione soluzioni che sposino sia il concetto di tutela della risorsa che lo sviluppo di tipo economico» si legge nella nota da Porta Terra. Una convivenza possibile con l'impegno di tutti.
Per questo motivo anche l'Assessore alle attività produttive Giorgia Vaccaro «sta lavorando per coinvolgere pescatori, operatori, ristoratori» assicurano dal comune. «Alghero ha competenze, uomini, mezzi, storia e tradizione per poter diventare esempio per tutti nella corretta gestione di un bene prezioso quale il Bogamarì», sostiene. Coinvolto anche l’Assessorato al Turismo, per sostenere azioni utili a preservare uno dei principali elementi del motore turistico della città. «Solo un uso consapevole di queste risorse contribuirà a garantire la conservazione» spiega l’Assessore Marco Di Gangi. L’invito dell’Amministrazione, intanto, viene rivolto ai cittadini affinché gli stessi adottino usi consapevoli della risorsa, consumando e acquistando solo prodotti certificati che seguano la tracciabilità del prodotto senza alimentare mercati paralleli che poco hanno di rispettoso, sia verso l’ambiente che verso la tutela del consumatore finale.