Red
26 ottobre 2019
Nuoro 2020 incontra Matera 2019
Entusiasmo per gli eventi culturali organizzati in Basilicata dall’Atene della Sardegna. «La cultura è il più potente strumento di difesa del cittadino», dichiara il sindaco di Nuoro Andrea Soddu. L’assessore comunale alla Cultura Sebastian Cocco rilancia: «La città di Nuoro dovrà presto dotarsi di un vero e proprio piano strategico della cultura»
NUORO - «Siamo qui a Matera, con i colori, i profumi, i sapori e i saperi della Sardegna e di Nuoro per significare che attraverso la cultura e i legami culturali possiamo costruire assieme un futuro diverso per il Mediterraneo e per l’Europa». Con questa affermazione del sindaco del capoluogo barbaricino Andrea Soddu, ha preso il via “Nuoro 2020 incontra Matera 2019. Connessioni culturali per il futuro”, la due giorni di eventi all’insegna della tradizione e dell’innovazione, che vede la partecipazione di una folta rappresentanza proveniente dal cuore della Sardegna: attori istituzionali, esponenti del mondo della letteratura, delle tradizioni popolari, dell’enogastronomia, della musica, delle arti applicate e delle imprese culturali e creative. Nel suo intervento al convegno inaugurale, Soddu ha parlato di un futuro che deve mettere al centro le connessioni, che non abbia paura dell’altro e delle divisioni, ma che trovi un modo per stare assieme: «La cultura – ha concluso il primo cittadino - è il più potente strumento di difesa del cittadino, determinante per costruire un futuro migliore per la Sardegna, l’Italia e l’Europa».
Il sindaco di Matera Raffaello De Ruggeri ha detto: «La cultura è educazione alla creatività e accanto dobbiamo coltivare l'impresa, che da lavoro. Lavoriamo sull'immagine di un Mezzogiorno vincente, che non è più pessimista, più fatalista. Dobbiamo coltivare e sfidare l’Europa, partendo dal sud. Il mio invito è diventare tutti rabdomanti del futuro. Il futuro non dobbiamo costruirlo, solo sceglierlo: sta a noi sceglierlo». Ha preso poi la parola Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera, che ha ricordato come gli eventi della Capitale europea della cultura 2019 abbiano superato i confini della Basilicata, coinvolgendo molte altre regioni, «come dimostra anche la partecipazione della Sardegna, che ha apportato relazioni forti e da consolidare, perché il tema culturale va definitivamente sdoganato in quanto non è un settore come gli altri. La partecipazione di Nuoro qui a Matera è particolarmente significativa».
L’assessore alla Cultura del Comune di Nuoro Sebastian Cocco ha sottolineato come la presenza a Matera sia un modo per interrogarsi sul ruolo della cultura all'interno dei processi di sviluppo locali: «In Italia, troppo spesso, il tema dello sviluppo a base culturale ha coinciso solamente con il tema della valorizzazione dei beni culturali. La cultura e la produzione culturale, invece, sono molto più di questo, perché nella cultura ci sono delle componenti non monetizzabili. E, tuttavia, quello culturale-creativo – ha continuato il delegato alla Cultura - è comunque un settore industriale di estrema importanza: è il terzo in Europa, dati del 2018, per sviluppo e occupazione, dopo costruzioni, ristorazione e accoglienza. Di fronte a questi dati, una città come la nostra, che ha la cultura come vocazione naturale - ha concluso - non può rimanere indifferente e presto dotarsi di un vero e proprio piano strategico della cultura».
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