Red
10 ottobre 2019
La Sardegna ricorda Faber e Mannu
Approvate le iniziative celebrative dedicate ai personaggi illustri che si sono particolarmente distinti e che hanno dato lustro alla Sardegna. Su proposta dell’assessore regionale della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, sono state approvate le iniziative celebrative per ricordare la figura del cantautore Fabrizio De Andrè e di Francesco Ignazio Mannu, autore dell’Inno ufficiale della Regione
CAGLIARI - Approvate le iniziative celebrative dedicate ai personaggi illustri che si sono particolarmente distinti e che hanno dato lustro alla Sardegna. Su proposta dell’assessore regionale della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, sono state approvate le iniziative celebrative per ricordare la figura di Fabrizio De Andrè.
Con un finanziamento di 25mila euro al Comune di Tempio Pausania, saranno organizzati convegni, seminari e giornate celebrative, con concerti ed eventi canori, che hanno come tema principale la produzione musicale ed il rapporto profondo del cantautore ligure con la Sardegna. «Un riconoscimento - ha spiegato Biancareddu – nel ventennale della sua morte, per la grande figura di artista e di uomo orgoglioso che ha utilizzato nelle sue canzoni il gallurese e le tematiche legate profondamente al territorio e alla cultura sarda, facendola conoscere al di fuori dei suoi confini».
«De Andrè ebbe un legame fortissimo con la Sardegna – prosegue l'esponente della Giunta Solinas - tanto da scegliere Tampio Pausania come luogo ideale in cui vivere e lavorare insieme alla sua famiglia. Dove si sposò e dove nacque sua figlia». Un altro finanziamento di pari importo (25mila euro), sempre su proposta dell’assessore Biancareddu, è stato concesso al Comune di Ozieri per l’organizzazione di eventi e di approfondimento per ricordare la figura di Francesco Ignazio Mannu, autore dell’Inno ufficiale della Regione autonoma della Sardegna, con il componimento di “Su patriota sardu a sos feudatarios”, meglio noto come “Procurade e moderare”.
Nella foto: Fabrizio De Andrè
|