Red
2 ottobre 2019
Premio Rafael Sari: applausi per tutti
Una sala così gremita non si era mai vista alla cerimonia di premiazione del concorso di poesia e prosa “Rafael Sari” organizzato dall’Obra cultural de l’Alguer e giunto alla 36esima edizione. La vincitrice è la poetessa Cinzia Paolucci
ALGHERO - Una sala così gremita non si era mai vista alla cerimonia di premiazione del concorso di poesia e prosa “Rafael Sari” organizzato dall’Obra cultural de l’Alguer e giunto alla 36esima edizione. Protagonisti assoluti nella prima parte della serata sono stati i bambini delle scuole materne, elementari e medie di Alghero che, con le loro canzoni, recitazioni e poesie hanno incantato i presenti dimostrando una padronanza e soprattutto una disinvoltura nell’uso della lingua algherese che avrà fatto piacere ai loro maestri e genitori, ma soprattutto ai dirigenti dell’Obra, che da trentasei anni cercano di alzare una barriera contro l’abbandono dell’uso della lingua da parte delle famiglie anche attraverso questo concorso e non solo. Quest’anno, la conduzione della serata è stata affidata a due giovani dell’Associazione teatrale Analfabelfica, Martina Copersito e Michela Addis, che hanno mostrato di districarsela bene con la lingua e la particolare complessità della scaletta, vista la presenza di tanti bambini e classi che si alternavano sul palco.
Parole d'elogio ha avuto per loro il presidente Pino Tilloca e grande soddisfazione è stata espressa per i lavori presentati dalle scuole e per l’alto numero di poesie arrivate (trentuno) nella sezione algherese, con la partecipazione anche di nuovi poeti rispetto al passato, che hanno dimostrato ancora una volta la vivacità e l’attualità del Premio, che continua ad essere un punto di riferimento ben preciso nel panorama culturale e letterario della città. Un accorato appello è stato rivolto da Tilloca alle famiglie dei tantissimi bambini presenti: «Non diffidate di questi progetti anzi, collaborate con gli insegnanti e non rinunciate a trasmettere questa lingua ai vostri figli e/o nipoti (vista la presenza di molti nonni), uscitene dal pregiudizio che la lingua algherese possa essere di impedimento per l’apprendimento scolastico. Oggi le neuroscienze hanno dimostrato che chi in casa parla due lingue, oltre che una persona più ricca culturalmente, ha più facilità di apprendimento rispetto a chi ne parla una sola. Non mollate e siate orgogliosi di quello che hanno fatto i maestri per i vostri figli!». Subito dopo l’intervento del presidente, Carlo Sechi ha ricordato la figura del maestro Sari e Maria Antonietta Salaris, presidente della commissione giudicatrice, composta da Ginetta Amadori, Marianina Delrio, Giusi Pascalis e Franco Sanna, ha parlato del valore delle opere arrivate e dei criteri di valutazione adottati.
Relativamente alla sezione A, quella riservata alle scuole di Alghero, sono state premiate la Scuola dell’Infanzia del Carmine per la “Cançó de les vocals”, presentata dai maestri Franco Cano, Giulia Veronese e Francesca Spanu; Scuola dell’Infanzia di Via Matteoti per il progetto “Cantem en alguerés”, presentato dall’associazione culturale Panta Rei di Antonello Colledanchise, con la collaborazione delle maestre Gianna Delrio e Lina Caterina Meloni. Per la scuola elementare, il premio “Vera Sari Paolini” è stato assegnato all’Istituto comprensivo n.2 per il progetto di canzoni/poesie presentato dalla Seconda A della maestra Carmelita Zedda del plesso “Maria Immacolata”; per il progetto presentato dal maestro Cano con le due canzoni “Babai” interpretata da Sofias Cadoni con la Terza D, e “La bidella de l’escola” interpretata da Sofia Salvio con la Terza A dello stesso plesso. Il terzo progetto premiato è arrivato sempre dall’Istituto comprensivo n.2, ma dalla Terza A del plesso della “Pedrera” ed era intitolato “Bocinet a l’Alguer” una piccola rappresentazione recitata e cantata curata dalle maestre Anna Maria Bruno, Valeria Salis e Daniela Marras, con l'elaborazione musicale di Caludio Sanna. Per le scuole medie, ha vinto il premio la poesia “Amistat” dell’alunna Beatrice Laura Soggiu, della Seconda H del plesso “Maria Carta” dell’Istituto Comprensivo n.2.
Nella sezione B, quella riservata ai catalani, nella prosa, al terzo posto si è classificato il racconto intitolato “Ramon Clavellet” di Emigdi Subirat i Sebastià; al secondo, “Xirrìu, xìu, xìu” di Leonard Torres Gil; al primo, il racconto “El darrèr acte rivoluzionari” di Carlos Garcìa Cadiz. Nella sezione B di poesia, terza classificata “Reflitint al sol de la tarde” di Ramon Minoves; seconda “Els teus ulls” di Pierrette Cherbonnier; prima “Colors” di Pepa Molina.
Per la Sezione C di prosa nella variante algherese, terzo posto per il racconto “Maria” di Fidel Carboni; secondo “Te taparé amb un bas” di Egidio Camerada; primo “Cercant Carlo” di Luigi Saiu. Per la Sezione C di poesia nella variante algherese, la Commissione ha deciso di segnalare “Gotes de somni” di Franco Achenza. Terzo posto per “Deixaré” di Franco Cano; seconda “A Joan” di Carmelita Zedda; prima e vincitrice della 36esima edizione del Premio Sari la poesia “Rosa d’hinvern” di Cinzia Paolucci.
Durante la serata, così come annunciato, l’Obra cultural ha consegnato il Premio Fidelitat alla poetessa Anna Fenu. Inoltre, ha voluto riconoscere un premio speciale a Sergio Bolgeri per la sua lunga e luminosa attività artistica e culturale svolta ad Alghero ed all’Associazione teatrale Analfabelfica per la commedia in algherese di Gavino Ballero “Lo Forister”, portata in scena ad aprile al Teatro Civico. Un ringraziamento particolare è stato fatto all’Università delle tre età per la messa disposizione della sala. La cerimonia si è chiusa con la canzone “Nadal”, interpretata da Franco Cano.
Nella foto: Cinzia Paolucci
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