Red
25 settembre 2019
Lo Frontuni: festeggiamenti a Capo Caccia
In occasione dei festeggiamenti, previsti per domenica mattina, nella Banchina Dogana del porto di Alghero, i devoti imbarcheranno sulle unità di traffico passeggeri che, al termine delle operazioni di imbarco, navigheranno per il raggiungimento del promontorio di Capo Caccia, dove è previsto il lancio in mare di un omaggio floreale
ALGHERO - In occasione dei festeggiamenti in onore di Nostra Senyora del Frontuni, previsti per domenica 29 settembre, dalle 9.30, nella Banchina Dogana del porto di Alghero, i devoti imbarcheranno sulle unità di traffico passeggeri (“Andrea Padre” e “Dea”), fino a raggiungere del limite massimo trasportabile che, al termine delle operazioni di imbarco, navigheranno per il raggiungimento del promontorio di Capo Caccia, dove è previsto il lancio in mare di un omaggio floreale. Sulle unità, sarà presente il coro “Lo Frontuni”.
Dalle 9.30 di domenica e fino al termine della manifestazione, prevista verso le 12.30, nella zona di mare tra il porto e Capo Caccia, durante l'effettivo svolgimento della processione a mare, sarà vietato ancorare e sostare con qualunque unità sia da diporto, che ad uso professionale e, comunque, navigare con rotte e velocità tali da creare intralcio alle unità impegnate nella processione; praticare la balneazione. Ed ancora, effettuare attività di immersione con qualunque tecnica; scolgere attività di pesca di qualunque natura.
Ovviamente, non sono soggette al divieto le unità della Guardia costiera, delle Forze di Polizia e militari in genere, viste le loro mansioni; le unità adibite ad un pubblico servizio, che abbiano necessità, non prorogabile, di accedere nell'area per finalità istituzionali perseguite dall'ente di appartenenza. Va ricordato, come misura aggiuntiva di sicurezza, che le unità in navigazione a distanza inferiore ai 300metri da quelle in processione dovranno procedere a velocità ridotta, prestando particolare attenzione alla loro tipologia e valutando l'eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla “buona perizia marinaresca” per prevenire situazioni di potenziale pericolo.
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