M.M.
23 settembre 2019
Thomas Cook fallisce, algheresi a terra
Lo storico tour operator inglese, il più antico al mondo, Thomas Cook fallisce, facendo scattate la liquidazione giudiziaria. Tra i 22mila posti di lavoro a rischio anche quelli di diversi algheresi trasferitisi a Londra
ALGHERO - Lo storico tour operator inglese, il più antico al mondo, Thomas Cook, fallisce, facendo scattate la liquidazione giudiziaria e la sospensione del titolo dalle contrattazioni con effetto immediato. A serio rischio 22.000 posti di lavoro a livello globale, di cui 9.000 in Gran Bretagna con diversi centinaia di addetti italiani e sardi. Tutti in procinto del licenziamento immediato: tra questi, solo nella Riviera del corallo, sarebbero diversi i dipendenti dell'ex colosso delle vacanze inglese con diramazioni in tutti i paesi europei.
Thomas Cook non è riuscita a raggiungere un accordo con i creditori e gli azionisti chiave per trovare i fondi necessari alla sua sopravvivenza e così dopo 178 anni di esistenza ha dichiarato bancarotta. Il tour operator britannico ha quindi annunciato la cancellazione di tutti i voli e le vacanze, implicando un maxi rimpatrio di centinaia di migliaia di turisti nel mondo.
Il crollo di Thomas Cook riflette un vantaggio sulla tedesca Tui Travel, il cui titolo potrebbe avvantaggiarsi di più dal collasso inglese. Tui infatti rappresenta l’unico tour operator rimasto, con una significativa presenza di punti vendita in terra inglese, e l’unico grande tour operator europeo integrato. Gli altri concorrenti ad avere immediati vantaggi sembrano essere l’inglese EasyJet e l'inlandese Ryanair. I voli di Thomas Cook Airlines, infatti, avevano una sovrapposizione di circa il 65% con quelli di Tui, e a seguire di circa il 35% con quelli di EasyJet eil 20% con Rynair.
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