Skin ADV
Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziesassariCulturaPoesia › Martis in poesia: ecco i vincitori
Red 8 settembre 2019
Martis in poesia: ecco i vincitori
La storia del paese attraverso i suoi alimenti. Successo per la terza edizione dell´evento organizzato dall´Istituto Camillo Bellieni, caratterizzato da un simpatico concorso, nel quale i partecipanti hanno ricostruito la cucina di un territorio che non aveva molte tracce scritte
Martis in poesia: ecco i vincitori

MARTIS - Tre primi classificati ex aequo al concorso gastronomico di “Martis in poesia”, organizzato e dall’Istituto Camillo Bellieni, in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Sono “Coccoi cun bagna” (proposto dal personale della Comunità alloggio del paese), “Pirichitos de entu” (di Gianluca Spezzigu e Giovanna Maria Pala) e la “Picciriella” (uno squisito sformato di zucchine preparato con cura dagli ospiti della stessa casa di riposo, in primis da zia Domenica, novantadue anni di esuberanza ed allegria). Le targhe ed i riconoscimenti in denaro sono stati consegnati sul palco del Centro polivalente, dalle mani del giornalista e scrittore Giovanni Fancello, presidente della giuria, accompagnato dalla presidente del Bellieni Maria Doloretta Lai e dagli altri membri della commissione tecnica formata da Michele Pinna, Tiziano Lasia, Daniela Masia Urgu e Lucia Sechi.

«Attraverso la preparazione dei loro piatti, i concorrenti hanno ricostruito la cucina di un territorio che non ha molte tracce scritte – ha spiegato Fancello – E il risultato è stato sorprendente, considerato che non si tratta di professionisti, ma sono stati raffinatissimi nell’esecuzione. Una manifestazione di questo tipo è importantissima, perché iniziamo a scriverne le ricette in italiano e in sardo superando la situazione di una cucina orale che non si trasmette più». Anche questa terza edizione ha goduto di un'importante risposta e partecipazione da parte della comunità, delle zone limitrofe e dei paesi vicini. Vincente la caratterizzazione di un format innovativo ispirato al connubio tra gastronomia, poesia e filosofia, perché se il cibo è l’alimento del corpo, poesia e filosofia sono gli alimenti dell’anima. «Nel cibo c’è la storia di un popolo esattamente come nella lingua, è parte integrante della storia dei poveri – ha affermato Pinna – Riscoprire le tradizioni alimentari vuol dire riscoprire i territori e le attività produttive, le abitudini delle famiglie e i modi di vivere. La filosofia deve fare i conti con la realtà delle persone».

Nel corso della serata, Nino Pericu, Roberto Demontis e Michele Pinna hanno eseguito letture e performance coinvolgenti di versi poetici a tema, e sono stati presentati i libri “Durches” di Giovanni Fancello (Arkadia) ed “In coghina” di Lucia Sechi (Edes). Inoltre, è stato proiettato un video-reportage di Salvatore Taras sulle preparazioni realizzate il giorno precedente, passo dopo passo, sotto lo sguardo vigile dei giurati. Il coinvolgimento della casa di riposo è stato oltretutto di fondamentale importanza per dare la possibilità agli anziani, che rappresentano la memoria storica, di affermare ancora una volta il loro ruolo utile all’interno della società.



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2024 Mediatica SRL - Alghero (SS)