S.O.
1 settembre 2019
Psa, caccia cinghiale: domande
Le richieste vanno inoltrate al Servizio veterinario di Sanità animale competente per territorio che le trasmetterà all’Ispettorato del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale per il parere di competenza
SASSARI - L’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della Peste suina africana (PSA) in Sardegna ricorda che entro il prossimo 10 settembre vanno presentate le domande per le autorizzazioni della caccia in deroga al cinghiale, per la stagione 2019-2020, nelle zone infette da PSA. Le richieste vanno inoltrate al Servizio veterinario di Sanità animale competente per territorio che le trasmetterà all’Ispettorato del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale per il parere di competenza.
I referenti delle compagnie di caccia che non abbiamo ancora completato i corsi di formazione attivati dalla Regione potranno comunque fare la domanda impegnandosi a seguire le attività formative entro il 31 ottobre 2019. Già nei prossimi giorni saranno pubblicati, sulla pagina internet dell’Agenzia agricola Laore Sardegna, i calendari e i luoghi in cui si terranno i corsi che, per rendere più agevole la partecipazione dei cacciatori, saranno organizzati in diversi territori dell’Isola.
La collaborazione tra UdP e mondo venatorio (rappresentato dalle loro associazioni) ha permesso, in questi ultimi anni, di monitorare costantemente la presenza e i movimenti della PSA nel selvatico con una raccolta puntuale, da parte dei cacciatori, dei campioni prelevati dai cinghiali abbattuti. Nella scorsa campagna venatoria i laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sardegna hanno effettuato le analisi su circa 13mila capi cacciati in tutta la regione, di cui 5mila provenienti dalla zona infetta (zona rossa). Oltre alle verifiche sulla PSA sono stati inoltre condotti i controlli per la presenza del parassita della Trichinella, molto pericoloso per la salute umana.
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