Durante l’incontro di martedì mattina sulla vertenza, tra i rappresentanti degli Assessorati regionali del Lavoro, dell’Industria e dei Trasporti e la Cict-Contship, è emersa la disponibilità dell´azienda ad attivare la procedura per la cassa integrazione per cessata attività
CAGLIARI - Durante l’incontro di martedì mattina sulla vertenza del Porto Canale, tra i rappresentanti degli Assessorati regionali del Lavoro, dell’Industria e dei Trasporti e la Cict-Contship, è emersa la disponibilità dell'azienda ad attivare la procedura per la cassa integrazione per cessata attività, come da “Decreto Genova”, proposta dal Ministero dello Sviluppo economico nell’incontro del 31 luglio. Due le condizioni: il preventivo accordo coi sindacati e che il 9percento a carico dell’azienda, se dovuto, si possa trasformare in un programma regionale di politiche attive.
La Regione autonoma della Sardegna ha apprezzato la disponibilità dell’azienda, pur rilevando come il tempo a disposizione stia terminando, e ha fatto presente che qualsiasi accordo dovrà comunque essere fatto alla presenza e con la partecipazione del Ministero del Lavoro e del Mise. Inoltre, al termine dell’incontro, è stata formalizzata un’ennesima richiesta di incontro urgente ai Ministeri competenti.
In assenza di una convocazione ufficiale, la Regione conferma che domani, giovedì 29 agosto, accompagnerà i lavoratori a Roma con l’obiettivo di farli ricevere dai rappresentanti dei Ministeri, senza escludere l’ipotesi di chiedere l’intervento del Capo dello Stato, come già annunciato in precedenza
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Nella foto: l'assessore regionale Alessandra Zedda