Red
28 agosto 2019
Porto Canale: Regione chiama Mattarella
«Non c’è più tempo. Per garantire il diritto dei lavoratori, sancito dalla costituzione, siamo pronti a chiedere l’intervento del Capo dello Stato». Sono le parole dell’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda, al termine dell’incontro tenutosi lunedì
CAGLIARI - «Non c’è più tempo. Per garantire il diritto dei lavoratori, sancito dalla costituzione, siamo pronti a chiedere l’intervento del Capo dello Stato». Sono le parole dell’assessore regionale del Lavoro Alessandra Zedda, al termine dell’incontro tenutosi lunedì sulla vertenza del Porto Canale a cui hanno partecipato anche gli assessori regionali dell’Industria Anita Pili e dei Trasporti Giorgio Todde, il vicesindaco del Comune di Cagliari Giorgio Angius, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna Massimo Deiana, le organizzazioni sindacali e di categoria.
Dall’incontro è emersa l’esigenza di un incontro urgente con il ministri dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Infrastrutture e trasporti. «Fra le priorità emerse e condivise nella giornata – spiega Zedda – la necessità di chiedere l’interruzione delle procedure di licenziamento per almeno un mese, la messa in campo di qualsiasi azione rivolta alla salvaguardia dei lavoratori e il congelamento delle procedure relative alla concessione per il transhipment. La Regione chiederà un incontro urgente con l’azienda per avere le risposte sulla cassa integrazione per cessata attività che attende dal 31 luglio», data dell’ultimo incontro a Roma.
Pronti alla mobilitazione, fra le azioni concordate, un sit-in a Roma per domani, giovedì 29 agosto, con la partecipazione congiunta delle Istituzioni, dei sindacati e dei lavoratori. Sul futuro del Porto Canale, Todde aggiunge: «La strategicità del transhipment non è in discussione e il rilancio del Porto Canale è fondamentale per l’occupazione e lo sviluppo». «È necessario richiamare il Governo – chiosa Pili – e i relativi ministri alle loro responsabilità, chiedendo risposte pronte e certe per il futuro del Porto Canale. Far morire il transhipment significa danneggiare ancora una volta la nostra Sardegna».
Nella foto: il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella
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