Red
22 agosto 2019
Porto Canale: la Regione chiama i Ministeri
«Anche oggi, abbiamo chiesto un incontro ai Ministeri competenti dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture», dichiarano gli assessori regionali del Lavoro Alessandra Zedda e dei Trasporti Giorgio Todde, intervenendo sulla crisi al Porto canale di Cagliari
CAGLIARI - «Anche oggi (mercoledì, ndr.), abbiamo chiesto un incontro ai Ministeri competenti dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, ed entro questa settimana attendiamo una risposta dall’azienda Cict, che verrà trasmessa al Mise, rendendoci immediatamente disponibili a stilare un preaccordo in Assessorato del Lavoro, prima di andare a Roma per sottoscrivere la chiusura con l’atto definitivo». Lo hanno detto gli assessori regionali del Lavoro Alessandra Zedda e dei Trasporti Giorgio Todde, intervenendo sulla crisi al Porto canale di Cagliari.
«È una crisi che la nuova Giunta regionale, non avendo alcuna responsabilità sulla passata gestione della vertenza, ha trovato al momento del suo insediamento e ha seguito con attenzione da subito – hanno sottolineato Zedda e Todde – soprattutto per rilanciare il porto e tutelare i lavoratori. Abbiamo garantito il nostro sostegno anche con azioni di politica attiva di supporto, in previsione della cassa integrazione, assoluta e primaria competenza del Ministero del Lavoro, che può autorizzarla e concederla, mentre la Regione interviene solo nelle procedure di accordo».
«Un impegno e sostegno importante per avere una celere risoluzione, affinché i lavoratori sappiano quale sarà il loro destino. Siamo fortemente convinti della strategicità dell’attività di transhipment per il porto di Cagliari e del suo ruolo nel Mediterraneo», hanno concluso i due esponenti della Giunta Solinas.
Nella foto: l'assessore regionale Alessandra Zedda
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