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1 novembre 2007
Fertilia, lo scivolo continua a far discutere
Secondo il Presidente dell’Associazione Polisoccorso, forse si può discutere sulle modalità, sulla semplicità ed economicità dei materiali utilizzati, non certo sul fatto che sia stata un’urgenza immotivata
ALGHERO – Continua a far discutere la realizzazione della rampa d’accesso per persone diversamente abili negli uffici comunali e nell’ambulatorio medico di Fertilia. Peppino Masala, Presidente dell’Associazione Polisoccorso di Alghero, interviene in merito. Quattro parole di chiarezza e rispetto, le definisce, utili a smorzare le polemiche, con l’intenzione di dare un qualificato contributo alla ricerca di una soluzione consona agli interessi della collettività. Una prima precisazione di Peppino Masala riguarda l’affermazione “solo quattro scalini”, come dire “quattro passi” o “quattro chiacchere”, che di fatto sminuisce quella che, per una persona diversamente abile, è realmente una barriera insormontabile. «Si tenga presente –spiega- che il dislivello massimo superabile in maniera autonoma da un individuo in sedia a rotelle è di soli 2,5 centimetri: quattro scalini è come dire un muro di dieci metri per una persona non disabile». La seconda riguarda l’errato utilizzo che si fa delle parole “portatore di handicap”, come se questa fosse una condizione intrinseca permanente della persona diversamente abile. «Questo concetto è stato superato con l’assunto recepito dall’Assemblea Mondiale della Sanità –precisa Masala- l’handicap è una condizione di svantaggio vissuta dall’individuo in conseguenza di una menomazione o di una disabilità che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio a quella persona. L’approccio sociale ritiene che la disabilità sia principalmente un problema creato dalla società. Quindi, non è un caratteristica dell’individuo ma il risultato di una complessa interazione di condizioni, molte delle quali create dall’ambiente sociale. Questa nuova concezione della disabilità richiede dunque interventi che migliorino le condizioni di salute ma che determino anche cambiamenti nel contesto sociale». Peppino Masala ricorda anche, con rispetto e gratitudine, che questi concetti da diversi anni fanno parte del bagaglio culturale degli abitanti di Fertilia, protagonisti di manifestazioni spontanee quali “a Fertilia con Amicizia” o “il Mare è per Tutti”, giornate di aggregazione sociale dedicate a persone diversamente abili, nello spirito di fratellanza, amicizia e accoglienza che da sempre contraddistingue le persone che vivono la borgata, dove la bellezza dell’ambiente, del luogo e delle architetture, componenti alle quali sono giustamente molto attaccati, e sul rispetto delle quali non si discute, li aiuta ad avere idee felici. Ma per quanto riguarda la realizzazione della rampa di accesso non ancora completata, secondo il Presidente dell’Associazione Polisoccorso, forse si può discutere sulle modalità, sulla semplicità ed economicità dei materiali utilizzati, non certo sul fatto che sia stata dettata da un’urgenza immotivata.
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