Red
8 agosto 2019
Soccorsi tre ragazzi alla deriva
Si sono concluse attorno alle 13 di ieri le operazioni di recupero dell’imbarcazione finita in secca davanti la Terza spiaggia, scongiurando il potenziale pericolo di inquinamento. Due giornate di intenso lavoro per il personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Golfo Aranci
GOLFO ARANCI - Si sono concluse attorno alle 13 di ieri (mercoledì) le operazioni di recupero dell’imbarcazione finita in secca davanti la terza spiaggia, scongiurando il potenziale pericolo di inquinamento. Due giornate di intenso lavoro per il personale dell’Ufficio Circondariale marittimo di Golfo Aranci. Ieri pomeriggio, si è registrato un repentino peggioramento delle condizioni meteo marine e per questo, la Sala Operativa di Golfo Aranci si è trovata impegnata a gestire tre richieste di soccorso contemporaneamente. Un natante a vela con tre ragazzi a bordo davanti Sos Aranzos, un'imbarcazione in difficoltà davanti la Terza spiaggia ed un gommone con sei persone a bordo in ritardo sul rientro, che non si riusciva a rintracciare, per fortuna subito risolto.
Attorno alle 16.30, mentre la motovedetta Cp709 era impegnata in attività di pattugliamento del circondario, un noleggiatore locale allertava la Sala Operativa per un natante a vela rovesciato con tre ragazzi che tentavano di raddrizzarlo. La motovedetta si dirigeva verso il punto segnalato ma, poco dopo, il comandante tenente di Vascello Angelo Filosa chiedeva al noleggiatore di prendere a bordo i tre ragazzi, perchè le condizioni meteo risultavano in peggioramento. Venivano pertanto condotti a Baia Caddinas, dove venivano prelevati da una pattuglia della Guardia costiera e riaccompagnati a casa. Accertato che le loro condizioni di salute erano ottime gli veniva chiesto di procedere al recupero del natante alla deriva poi finito nella Spiaggia Bianca di Golfo Aranci.
Mentre la motovedetta si dirigeva verso i ragazzi, al sicuro sul gommone, veniva dirottata verso la Terza spiaggia, perché una persona si sbracciava sulla sua imbarcazione chiedendo aiuto, perchè andava alla deriva verso i bassi fondali. Le ancore non riuscivano a fare presa e vento e corrente spingevano l’unità in secca verso la Terza spiaggia. Il diportista veniva diffidato alla rimozione dell’unità spiaggiata, sia per evitare potenziali inquinamenti marini, sia per liberare la fascia di balneazione. Le operazioni venivano condotte nelle ore serali da una ditta di Porto Rotondo, ma le operazioni risultavano difficoltose per le condizioni meteo avverse e per il sopraggiungere dell’oscurità, venivano pertanto sospese. Le attività di recupero sono riprese in mattinata e sono risultate piuttosto difficoltose, in quanto la barca era molto insabbiata. Tuttavia, dopo diverse manovre, la ditta riusciva a recuperarla e rimorchiarla in un cantiere di Olbia. Sul posto, sono intervenute la motovedetta Cp709 ed il Gc147 per la sicurezza in mare ed una pattuglia via terra per la sicurezza dei bagnanti.
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