M.P.
11 luglio 2019
Porto Torres: caduti turritani, uno spazio a Biella
Moreno Nocco ha consegnato al sindaco la pietra con inciso il numero dei militari deceduti. Anche Porto Torres avrà un posto nell’installazione voluta dal Comune di Biella e dal Circolo culturale sardo Su Nuraghe
PORTO TORRES - Moreno Nocco ha consegnato al sindaco Sean Wheeler la pietra con inciso il numero dei militari deceduti. Anche Porto Torres avrà un posto nell’installazione voluta dal Comune di Biella e dal Circolo culturale sardo Su Nuraghe. L’amministrazione comunale recapiterà, infatti, ai promotori del progetto lanciato nella città piemontese una pietra che riporta il numero dei caduti turritani nella Grande Guerra. La lastra, con incisa la scritta “Porto Torres – 82” per indicare il numero dei militari di Porto Torres che hanno perso la vita nel primo conflitto mondiale, è stata consegnata nei giorni scorsi dall’appassionato di storia Moreno Nocco al sindaco Sean Wheeler.
«Grazie alla passione e alla perseveranza di Moreno Nocco, che in questi anni ha ricostruito attraverso diverse fonti documentali la storia dei nostri caduti, abbiamo deciso di sposare questo progetto – sottolinea il Sindaco Sean Wheeler – e faremo recapitare la pietra ai promotori di una bella iniziativa che ha l’obiettivo di ricordare con un’installazione speciale i caduti sardi e piemontesi durante la Grande Guerra, condividendo questo aspetto che è comune a tanti centri». La pietra verrà posata a Biella insieme alle altre nell’area di Nuraghe Chervu, il monumento che si trova alle porte della città piemontese.
«La collaborazione con Moreno Nocco ci ha permesso di ricostruire alcuni pezzi di storia della nostra città che rischiavano di perdersi. Grazie al suo impegno abbiamo potuto ricordare i nostri concittadini durante diverse cerimonie pubbliche commemorative e, soprattutto, durante una mostra che si è svolta a novembre nel Palazzo del Marchese. Ora questa nuova iniziativa – conclude il Sindaco – ci permetterà di far parte di un progetto lodevole e condiviso con tanti altri comuni che come noi hanno a cuore il mantenimento della memoria di chi ha perso la vita».
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