Red
11 luglio 2019
A Stintino, Cala del vino e le tonnare algheresi
Sabato sera, il Mut-Museo della Tonnara di Stintino, ospiterà una conferenza sulle antiche attività di pesca nella Riviera del corallo,basata su documenti del Seicento e Settecento analizzati dal naturalista algherese Roberto Barbieri
ALGHERO - Si trova tra l'insenatura di Porticciolo e la spiaggia di Porto Ferro. Situata a nord di Alghero, Cala del vino, per la sua particolare conformazione, è utilizzata ancora oggi dai pescatori come riparo e ancoraggio delle barche.
Alla sua storia è dedicata la conferenza dal titolo “Cala del vino e le tonnare della costa algherese”, in programma sabato 13 luglio, alle 19, al Mut-Museo della Tonnara di Stintino. Basandosi su documenti del Seicento e del Settecento, il naturalista algherese Roberto Barbieri parlerà delle antiche attività di pesca in quella parte di costa. A Porticciolo, infatti, è stata in uso una tonnara, ed un'altra veniva armata a Capo Galera, nella rada di Alghero.
La programmazione del Mut continuerà domenica 14, alla stessa ora, con la presentazione del libro “Radici di ginepro”, di Gabriella Ghisu, edito da Carlo Delfino nel 2017. È un percorso nostalgico quello dell'autrice, che evoca le proprie radici famigliari, ma è anche un affresco storico del periodo bellico e postbellico italiano. Durante la serata, sono previste alcune letture dell'autrice, introdotta da Antonella Masala, e le esibizioni del balletto di Sassari “Emmeleia”, diretto da Floriana Mura, e del Coro polifonico di Uri, diretto dal maestro Debora Guerrini. In sala anche l’editore Delfino.
Nella foto: Cala del vino
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