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10 luglio 2019
Alghe e fango, soffoca il Calich
Con l'ecosistema di Alghero da diversi anni impazzito dai carichi eccessivi di nutrienti, in molti guardano al "Contratto" attivato da qualche tempo in partnership con altre realtà transfrontaliere per tentare di porre rimedio al degrado ambientale in un'ottica di valorizzazione turistica

ALGHERO - Proliferazione abnorme di alghe, probabile moria di organismi acquatici e un ristagno di sostanze organiche in putrefazione che rendono l'ambiente malsano e l'aria alquanto sgradevole. E' la situazione attuale di parte della laguna del Calich, oggetto in queste settimane di fenomeni strettamente collegati all'innalzamento delle temperature e all'immissione continua ed ininterrotta di reflui depurati carichi di sostanze nutritive.
L'ostruzione rappresentata dal molo di Fertilia che impedisce un regolare scambio e ricambio di acqua infine, contribuisce a rendere difficoltoso l'equilibrio della laguna. C'è poi un altro fenomeno-sentinella facilmente riscontrabile nella parte più bassa del Calich, dove s'innesta il Rio Calvia, rappresentato da poderose immissioni di terra dilavata che formano ampie chiazze marrone-giallastro nell'acqua.
Così la Laguna del Calich, un posto unico, incastonata tra le campagne olivetate e le dune sabbiose di Maria Pia, col mare alle spalle racchiuso dalla Città di Fondazione di Fertilia da fare da ponte con la città, rimane sotto osservazione perenne. Con l'ecosistema da diversi anni impazzito dai carichi eccessivi di nutrienti, in molti guardano al "Contratto" attivato da qualche tempo in partnership con altre realtà transfrontaliere per tentare di porre rimedio al degrado ambientale in un'ottica di valorizzazione e utilizzo consapevole di una delle zone con le maggiori potenzialità (soprattutto turistiche) tutt'ora inespresse.
Nella foto: la Laguna del Calich di Alghero
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