Red
1 luglio 2019
Medaglia Presidenza del Senato a Nando Scanu
Momento di commozione nell´ultima serata del Sardinia film festival al Teatro Civico di Sassari, con il premio alla memoria per il fondatore del Cinceclub Sassari nel 1951
SASSARI - Classe 1934, Nando Scanu è stato fondatore del Cineclub Sassari nel 1951 e ha proseguito per tutta la vita il suo impegno nel volontariato culturale cinematografico, restando fino alla fine uno tra i maggiori sostenitori e collaboratori di Diari di Cineclub. Alla memoria di questo straordinario animatore culturale scomparso nel novembre 2018, è stata assegnata la medaglia di rappresentanza della Presidenza del Senato collegata al Sardinia film festival. Mercoledì sera, a Palazzo di Città, l’importante riconoscimento è stato consegnato alla vedova Angela, accompagnata da cinque figli Carla, Silvana, Sabrina, Beppe e Proto. È stato un momento di forte commozione che ha coinvolto tutto il teatro.
La medaglia è stata conferita dalle mani del presidente del festival Angelo Tantaro, affiancato dal direttore artistico Carlo Dessì. Nelle motivazioni del premio, Scanu è stato ricordato «per il suo impegno morale e civile che ha contribuito ad esaltare i valori formativi del cinema, come strumento di dialogo e promozione sociale. Al suo ricordo e all’eredità di 67 anni di ininterrotta attività culturale, che ha sempre svolto con quella necessaria leggerezza e sorriso sulle labbra, esempio che vorremmo perseguire». La cerimonia è stata anticipata dalla proiezione di Speciale Cineclub Sassari “Ricordando Nando”, un video-documentario realizzato nei primi Anni Duemila da Rosanna Castangia, in occasione del cinquantenario del Cineclub Sassari. Con Scanu, sono stati ricordati altri pionieri del cinema sassarese come Bruno Ricci e Silvio Bredo, quindi Pinuccio Fara e Benito Castangia, che avevano costituito il primo nucleo portante del Cineclub.
Quest’ultima serata del festival presentata da Rachele Falchi ha goduto di una massiccia presenza di pubblico. Per la Vetrina Sardegna, molto apprezzati sono stati i lavori in concorso “Still here” di Chiara Porcheddu, “Peeping Nicholas” di Emanuel Cossu, “Are your thoughts your own?” di Matteo Zara e l'applauditissimo “Klepsydra” di Adriana Perra e Roberto Fara. Applausi anche per la pellicola restaurata di “Altura–Rocce insanguinate”, il primo film sardo del Dopoguerra, girato da Mario Sequi con gli attori Massimo Girotti, Eleonora Rossi Drago e Roldano Lupi e le musiche di Ennio Porrino. La pellicola è stata recuperata grazie all’intervento del Gremio dei sardi di Roma ed alle ricerche di Franca Farina del Centro sperimentale di cinematografia Cineteca nazionale. L’opera restaurata è stata presentata dalla stessa Farina con Roberto Liberatori (autore di una monografia su Girotti) ed il presidente del Gremio Antonio Maria Masia.
Nella foto: Carlo Dessì con Angela Scanu
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