Red
24 giugno 2019
Spiaggiamento cetacei: interviene Deiana
«Giganti del mare uccisi dall´inquinamento provocato dall´uomo, è inaccettabile», denuncia la deputata algherese dl Movimento 5 stelle, dopo il ritrovamento di due capodogli morti al largo dell’isola di Palmarola, nell’arcipelago di Ponza
ALGHERO - L’ultimo terribile ritrovamento di due capodogli morti al largo dell’isola di Palmarola, nell’arcipelago di Ponza, a causa di una rete da pesca lunga circa 2metri, apre nuovamente il dibattito sullo stato di salute dei mari italiani, sui comportamenti dell’uomo e sulla gestione degli spiaggiamenti di cetacei vivi o morti. Tema al centro del costante lavoro della deputata algherese del Movimento 5 stelle Paola Deiana.
«Dall'inizio dell'anno, sono tredici i giganti del mare uccisi dall'inquinamento provocato dall'uomo. Questo è inaccettabile». La parlamentare pentastellata spiega: «Sono impegnata con il Ministero della Salute e dell'Ambiente per rendere operative le nuove linee guida in materia di interventi su mammiferi marini spiaggiati. Mi batterò sempre per la difesa del mare e della sua biodiversità». Il lavoro del Governo è rivolto verso un programma di sorveglianza sui cetacei spiaggiati morti o vivi e mirato alle modalità di intervento, nonché verso progetti e campagne di sensibilizzazione.
«Inoltre – sottolinea Deiana – all’interno del provvedimento Salvamare, che ha l’obiettivo di contrastare l'inquinamento da plastica dei mari, saranno previsti interventi sulle cosiddette ‘reti fantasma’, tramagli che perdono o abbandonano in mare i pescatori e che, appoggiandosi sui fondali, diventano delle trappole mortali per gli organismi marini». Fondamentale, nell’ottica di un mare libero dalla plastica e dalle attrezzature smarrite è anche il ruolo degli stessi pescatori, con i quali la deputata si è confrontata più volte per concorrere al miglioramento del disegno di legge Salvamare.
Nella foto: la parlamentare Paola Deiana
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