M.P.
2 giugno 2019
Stintino: «la Repubblica esempio di democrazia»
Il vicesindaco Angelo Schiaffino, nel suo discorso al monumento dei caduti, in piazza Municipio, ha voluto sottolineare il profondo significato della democrazia in occasione della Festa della Repubblica
STINTINO - «I nomi riportati sulla lapide sono quelli dei nostri caduti, i nostri giovani partiti in guerra e non più tornati. Oggi, 2 giugno, ricordiamo la nascita della Repubblica che l'Italia scelse con un suffragio universale. Gli italiani scelsero a maggioranza un processo democratico che portò alla nascita della Costituzione, ai valori della Nazione e del Tricolore, utilizzati come esempio per altre democrazie nate dopo la nostra». Così questa mattina il vicesindaco di Stintino, Angelo Schiaffino, nel suo breve discorso al monumento dei caduti, in piazza del Municipio, ha voluto sottolineare il profondo significato della democrazia in occasione della Festa della Repubblica.
Davanti al pubblico, alle autorità militari, ai rappresentanti della Confraternita della Beata Vergine della Difesa con il priore Eugenio Denegri, l'amministrazione comunale ha voluto deporre, anche quest'anno, una corona d'alloro in memoria degli stintinesi caduti in guerra. A benedire monumento e corona quindi è stato il parroco di Stintino, don Andrea Piras.
«Dal 2007 – ha detto ancora Angelo Schiaffino – celebriamo questa ricorrenza per non dimenticare che la guerra porta morte e dolore ed è anche distruzione della società civile». Dopo l'alza bandiera, con la partecipazione dei ragazzi delle scuole medie e dei barracelli, la Banda Luigi Canepa, che ha intonato l'inno di Mameli e il Silenzio, si è esibita con l'esecuzione di una serie di brani, La Fedelissima, Giocondità, La ritirata, Marcia dell'Aeronautica, 4 Maggio, Parata di eroi, Parata degli arditi, che hanno ottenuto l'apprezzamento del pubblico presente.
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