ALGHERO - «Il diritto all’accesso alla struttura è sacrosanto e deve essere tutelato per i diversamente abili, ma è anche vero che al giorno d’oggi esistono strumenti e tecnologie meno invasive del solito cemento». Esordisce così il Comitato di Quartiere di Fertilia che interviene esprimendo la propria disapprovazione sullo
scivolo in cemento in corso di realizzazione per “abbattere” la barriera architettonica di appena quattro scalini all’ingresso del palazzo storico della torre comunale di via Pola. «L’intervento che si sta portando a conclusione, spiega la presidente del Comitato di Quartiere Maria Antonietta Fadda, ha totalmente deturpato uno dei palazzi più rappresentativi dell’architettura moderna del primo novecento che caratterizza la borgata. Nulla da dire sulla importanza e necessità di consentire l’accesso a coloro che presentano difficoltà di deambulazione agli uffici e ambulatorio che si trovano dentro il palazzo, ma certamente si sarebbe potuto intervenire con un opera meno impattante». Il comitato di Fertilia fa osservare inoltre che ora anche l’accesso tradizionale è stato reso angusto e per certi versi pericoloso visto l’affacciarsi dello spigolo vivo dello scivolo appena realizzato. L’auspicio del Comitato di Fertilia è che l’amministrazione ritorni sui suoi passi e provveda ad eliminare “quella colata di cemento” e si provveda ad istallare uno scivolo meno impattante. Il Comitato di Fertilia suggerisce ad esempio una passerella in legno o anche una scala mobile a muro. Ma il problema è che lo scivolo è già stato realizzato. E nel caso l’amministrazione comunale decidesse di ritornare indietro bisognerà reperire nuove risorse finanziare per la demolizione e successiva progettazione alternativa.
Nella foto lo scivolo a Fertilia