Red
4 maggio 2019
Nautic event 315°: Mediterraneo patrimonio dell´umanità
«Un premio che lancia un´importante collaborazione», ha dichiarato l´ambasciatore egiziano Hisman Mohamed Badr, in occasione dell´atto finale della prima edizione della manifestazione ospitata nel porto di Alghero
ALGHERO - Con il “Premio Mediterraneo patrimonio dell’Umanità” si è chiuso il Nautic event 315gradi, la manifestazione che, da mercoledì, promuove l'economia del mare, le imprese ed i servizi del settore nautico. Evento che ha animato il porto di Alghero, e non solo, grazie alla presenza di aziende del settore nautico ed agroalimentare, e che ha consentito divulgare tra imprese, giovani ed appassionati la cultura del mare con attività, incontri e momenti di analisi e confronto. «Un evento importante per tutti, per le eccellenze rappresentate dalle nostre imprese - commenta il presidente della Camera di Commercio di Sassari Gavino Sini - che hanno dimostrato di credere in questa iniziativa, che attraverso il Premio lancia un segnale importante di sviluppo e collaborazione a tutto il Mediterraneo. Dal nostro territorio parte un messaggio di unione che legherà lo sviluppo alla sostenibilità ambientale e sociale. Ambasciatori di un messaggio che valorizza le diversità che trovano però sintesi nel mare nostrum, specchio di cultura e finestra sul mondo».
Un Premio Mediterraneo patrimonio dell’Umanità realizzato in collaborazione con Habitat world, che punta alla valorizzazione dei patrimoni di cui dispone il Mare Norstrum. Un evento, moderato dal giornalista di “Nautica” Massimo di Bernardo, nobilitato dalla presenza dagli ambasciatori di Albania Anila Lani, Croazia Jasen Mesic ed Egitto Hisman Mohamed Badr. Un confronto tra culture, popoli e visioni di prospettiva. «Quest'acqua, quella del Mediterraneo, non deve dividerci, anche se per gli albanesi non è stato alle volte un bel rapporto - spiega nel suo intervento Lani - tuttavia il mare e le relazioni aprono le menti e il confronto e il Mediterraneo è uno specchio nel quale rivedersi. Questa iniziativa può farci capire che possiamo lavorare insieme per il domani e le generazioni future». E' un'idea, anzi una visione: «La Sardegna è nel mio cuore - è il pensiero di Badr - e da questo Premio arriva un segnale importante di speranza e collaborazione per tutti i Paesi del Mediterraneo. Per costruire ponti, ma soprattutto attraversarli. Per un mare che unisca e che guardi in avanti anche partendo da qui e da momenti come quelli di oggi che diano spazio ai progetti, alle idee, alla buona volontà e alla speranza dei popoli. Dobbiamo cambiare il Mediterraneo: da qui parte una sfida ma anche un'opportunità». Che devono essere colte valorizzando le specificità: «In Croazia abbiamo ben 1242 isole - interviene Mesic - e le isole devono essere tutelate, anche se non è un'impresa semplice. Come devono essere tutelati anche i prodotti locali di eccellenza, che devono costare, e molto, per quello che valgono, il Premio perciò può trovare spazio per divulgare le best practies da promuovere in tutto il bacino del nostro mare». Con un riferimento ai prodotti della Sardegna puramente casuale.
I progetti selezionati nel premio ideato da Annika Patrignani, sono stati rivolti alla tutela ed alla valorizzazione del grandissimo e straordinario patrimonio storico, archeologico, paesaggistico, ambientale, artistico e culturale del Mediterraneo e dei Paesi che vi si affacciano. Vincitori nelle due categorie identificate dalla giuria, il progetto egiziano “Shazli”, di Hamdy Mahamud Elesetouhy, per la categoria “Arte e cultura”, con questa motivazione: «Questo progetto è all'avanguardia nel Premio e ha tutti gli ingredienti per i quali ci si aspetta al più alto livello di valutazione del Premio. È già stato valutato da altre organizzazioni e si è ritenuto uno dei migliori del suo genere. Questo progetto è il vertice della piramide delle candidature e presta attenzione alla prospettiva euro-mediterranea e a come le conoscenze e le competenze acquisite con questo magnifico progetto possono essere utilizzate in tutto il Mediterraneo. Si nota che il lavoro su questo progetto è proseguito nel 2018 e quindi è stato sviluppato ulteriormente e dato il tempo di maturare e sedimentare le sue metodologie innovative. Un master class internazionale su Shazli sarebbe un'esperienza unica al riguardo». E il progetto greco “Costa Nostrum”, di Vasileios Zisimopouluscon, per la categoria “Progetti di recupero e rigenerazione sostenibili”, la seguente motivazione: «Un progetto eccellente e ben definito da un'organizzazione che ha inserito tutti i giusti ingredienti degli Obiettivi del Premio. Esso comprende gli obiettivi definiti per i quali si sta impegnando e indica soluzioni a tutte le attuali carenze che si concentrano intorno alla costa mediterranea. Si tratta di un progetto che può essere lodato per la sua impresa e il suo modo di immaginare questa grande sfida per il premio finale, in quanto è sulla via per essere il miglior contributo critico che una civiltà e società marittima come quella che si affaccia sul Mediterraneo deve affrontare».
Si chiude così la quattro giorni sostenuta dalla Camera di Commercio di Sassari, dall’Assonautica provinciale Sassari (che ne ha curato l’organizzazione), dal Comune di Alghero, dalla Fondazione Alghero e dal Consorzio del Porto di Alghero, in collaborazione con un partenariato composto dai Comuni costieri, dalle Aree marine protette e dai Parchi di Porto Conte e Asinara. «E' stata una grande esperienza - ha chiosato il presidente di Assonautica Italo Senes, che ha seguito passo passo l'inziativa - per tutto il territorio: per il settore nautico e le imprese dell'agroalimentare, le cui proposte si sono coniugate alla perfezione, per i giovani che hanno potuto confrontarsi dal vivo con sperimentazioni sul campo e per chi ama il mare, con passione, in tutte le sue declinazioni. Il Nautic event è riuscito a coinvolgere tutti, perciò possiamo dire di aver centrato l'obiettivo».
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