Red
3 maggio 2019
In Vaticano, Pasqua griffata Alghero
3mila rose, trecento orchidee e sei tipi di verde che hanno esaltato ancor più la bellezza e l’eleganza di queste due tipologie di fiori. Tre giorni intensi di lavoro attorniati da fioristi vaticani e da colleghi della Slovenia. Questi i numeri dell’esperienza pasquale di quest’anno per Daniela Canu e Guido Beltrami
ALGHERO - 3mila rose, trecento orchidee e sei tipi di verde che hanno esaltato ancor più la bellezza e l’eleganza di queste due tipologie di fiori. Tre giorni intensi di lavoro attorniati da fioristi vaticani e da colleghi della Slovenia. Questi i numeri dell’esperienza pasquale di quest’anno per Daniela Canu e Guido Beltrami. I due professionisti, conosciuti per i loro lavori ed attività, flower designer con venticinque anni di esperienza alle spalle (anche internazionale) lei, diciannove di attività lui, di cui dodici come wedding planner ed interior designer, entrambi con base ad Alghero, sono rientrati da qualche giorno dalla Capitale, e più precisamente da Città del Vaticano dove, nei giardini di San Pietro, hanno lavorato alla composizione dell’allestimento della basilica in occasione della Veglia Pasquale.
Come sempre, l’emozione è stata tanta e anche se, da qualche anno, i due collaborano alla realizzazione degli allestimenti in occasione del Natale e della Pasqua, ogni volta è come se fosse la prima. La bellezza dei luoghi ed il significato che le meravigliose composizioni nate dall’estro di questi professionisti, assumono in momenti di così alto valore religioso, rimandano a sensazioni sempre più forti e positive. L’atmosfera che si respira nella Basilica di San Pietro è qualcosa di difficile da spiegare per il visitatore che varca la grande porta per la prima volta, ma vedere l’altare e le altre componenti addobbate per le feste più significative della chiesa, lo è ancora di più. La “coppia” di professionisti ha potuto contare anche quest’anno sul prezioso supporto dell’Accademia Olearia della famiglia Fois, che ha ritenuto di puntare ancora una volta su Canu e Beltrami, ritenendoli un’eccellenza da sostenere e valorizzare.
«Non possiamo che ringraziare chi crede in noi e ci rinnova l’invito a prendere parte a queste giornate di lavoro intenso che sfociano in ciò che tutto il mondo vede poi durante le celebrazioni in Basilica – ha spiegato Daniela Canu - Per me è sempre una nuova emozione che mi regala ulteriori stimoli per la mia professione». Dello stesso avviso Guido Beltrami. «L’esperienza in Vaticano ha ampliato e non di poco i miei orizzonti professionali. Penso che all’onore di poter operare in questi luoghi e per certe celebrazioni, si aggiunga per me anche la motivazione di una continua crescita e formazione. Colgo l’occasione per ringraziare Daniela, che mi volle con se due anni fa e naturalmente insieme ringraziamo l’Accademia Olearia per il sostegno e la fiducia che ci sta concedendo».
Nella foto: Daniela Canu e Guido Beltrami a San Pietro
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