Mons. Mauro Maria Morfino fa uno spaccato reale e disarmante delle colpe che tutti, famiglie, chiesa, scuole, educatori hanno in contesti di simile tristezza. Le sue parole in occasione dei funerali di Alberto Melone svoltisi in Cattedrale ad Alghero toccano profondamente la comunità
ALGHERO - Ferma, dura e sferzante. L'omelia del Vescovo di Alghero-Bosa, mons. Mauro Maria Morfino in occasione dei
funerali di Alberto Melone, il 18enne morto sparato dal coetaneo, punta dritta alla società e tocca profondamente la comunità.
Il Vescovo ne ha per tutti. Fa uno spaccato reale e disarmante delle colpe che tutti, famiglie, chiesa, scuole, educatori hanno in contesti di simile tristezza. Il Vescovo non ha paura di guardare dritto negli occhi i numerosi giovani ed elenca loro tante criticità generazionali e sociali.
Parla della droga che a fiumi spezza le vite, e che, anche lui, ha dovuto conoscere (la sua abitazione è proprio in Piazza del Teatro, luogo-simbolo della tragedia ma anche del traffico (e consumo) di stupefacenti. Le sue parole sono una lezione di vita.