Antonello Muroni
10 aprile 2019
L'opinione di Antonello Muroni
Anche Alghero ha un assessore allo Sport
Apprendiamo con infinito piacere che anche Alghero sembra aver un assessore allo Sport che si è finalmente degnato di palesarsi ed esplicare la posizione politica dell’Amministrazione comunale sulla vicenda relativa all’impianto sportivo comunemente conosciuto come “Il Pallone”. Per rispondere alle sue affermazioni, facciamo presente all’Assessorato allo Sport, al dirigente del Settore Sport e alla nostra comunità cittadina che la Pallacanestro Alghero 1986 non ha preso parte al bando di manifestazione di interesse non perché l’Associazione non fosse interessata, ma perché ha ritenuto la partecipazione al bando superflua, in quanto il Comune di Alghero aveva precedentemente fatto proprio il progetto esecutivo, presentato da noi nel 2014, inserendolo nel Piano comunale triennale delle opere pubbliche, dove per altro si trova ancora giacente, in attesa di essere realizzato. In seconda battuta, nel bando proposto è esplicato a chiare lettere ed in maniera inequivocabile che lo stesso ha esclusivamente valore di tipo esplorativo e non è in alcun modo vincolante ne per il Comune di Alghero, ne per tanto meno per gli eventuali partecipanti (il Catalunya calcio). Quello che riteniamo assurdo nella vicenda è che il Comune abbia volutamente inserito a bando un impianto sportivo che era già stato vincolato ad un preciso e dettagliato progetto di ristrutturazione, per altro già approvato dallo stesso Comune: la data della prima autorizzazione ad effettuare i lavori risale al 2014, ed è tutt’ora valida come certificato dalla Suape in data 13 marzo 2019.
Da parte nostra, ammettiamo di aver perso la proroga della concessione in essere secondo quanto previsto dal Regolamento comunale, poiché superata dalle più recenti norme del Codice degli appalti emanato nel 2016. Ci teniamo tuttavia a precisare che la mancata richiesta di proroga in tempi utili da parte nostra è stata conseguente a una specifica richiesta dell’allora assessore ai Lavori pubblici di Alghero il quale, avendo considerato il nostro progetto di notevole importanza ed utilità per la comunità tutta, ci propose ed ottenne da parte nostra che la sua realizzazione fosse “ceduta” alla competenza diretta dell’Amministrazione, che di fatto lo fece suo inserendolo nel Piano triennale delle opere di interesse pubblico e di fatto mai realizzato. Che dire per tanto se non rammaricarci di esserci fidati dell’Amministrazione che dovrebbe approntare opere pubbliche ed agire per il bene della comunità? Se al tempo, invece che affidarci a promesse fatte al vento, avessimo richiesto allora la proroga della concessione in corso, alla quale avevamo pieno diritto secondo la normativa al tempo vigente, non saremmo ricaduti nelle nuove norme del Codice degli appalti, che escludono ora tale possibilità. Tuttavia, non ci siamo persi d’animo ed abbiamo superato questo nuovo ostacolo ripresentando una nuova istanza di concessione secondo quanto previsto nel D.L.185/2015 convertito nella L.9/2016: art.15, com.6. Nella fattispecie si tratta di un provvedimento legislativo fatto appositamente per consentire un affidamento diretto alle Asd senza scopo di lucro, qualora ricorrano determinate condizioni, che noi soddisfiamo tutte e pienamente. Come si può evincere, non si tratta nemmeno lontanamente di scavalcare la legge, ma anzi si richiede l’applicazione della sopracitata L.9/2016: art.15, com.6. strumento ottimale per assegnare impianti sportivi alle associazioni sportive dilettantistiche.
Ci sembra quasi che l’Amministrazione voglia a tutti i costi usare il Codice degli appalti come una “legge Bibbia”, ci si passi il termine, da cui sono scaturiti in questi mesi i tanto discussi bandi che costringono le Asd cittadine a doversi ferocemente contrapporre tra loro e soprattutto a dover assumere oneri contrattuali ed economici insostenibili, le cui conseguenze si vedranno a breve. Non può essere ovviamente colpa nostra se i rimpasti politici e giudiziari di questi ultimi anni hanno tenuto bloccato l’iter di attuazione del progetto, rinviato di anno in anno senza motivazioni da parte dell’Amministrazione. Ed ovviamente rimandiamo al mittente le accuse di ritardo nell’avanzare le nostre proposte: se il nostro progetto era già stato approvato dal Comune stesso e in attesa dell’avvio dell’iter, che cosa esattamente avremmo dovuto fare? Noi ci siamo rimessi in moto solo adesso, solo perché abbiamo sempre sperato che il Comune, viste le carte, onorasse gli impegni presi e soprattutto mettesse ordine in questo groviglio di provvedimenti contrastanti: ma è evidente a tutti che nulla di tutto ciò è avvenuto. E come se non bastasse, tra le righe ci si dice che vogliamo aggirare la legge, quando è proprio in virtù delle leggi presenti, già citate e soprattutto confermate da consulto giuridico che ci siamo fatti di nuovo avanti.
Riguardo, infine, la presunta pretesa della Pallacanestro Alghero 1986 (presente in città con la sua società madre sin dal 1951) di prevaricare l’interesse pubblico in proprio favore invito la sassarese “assessora allo Sport” a prendere visione della storia sportiva della nostra città, dove potrà verificare di persona quali siano state le attività della nostra associazione, fatte a favore di uno sport magnifico come la pallacanestro, che riesce sempre a coinvolgere la comunità locale nelle manifestazioni proposte, ponendo sempre la massima attenzione alle problematiche sociali delle fasce più deboli. Documentarsi prima di dare giudizi inconsistenti sulla correttezza delle azioni di questa Asd è decisamente doveroso; non ci facciamo dare lezioni da chi in cinque anni di governo non ha stanziato risorse economiche per la manutenzione degli impianti sportivi comunali, da chi non è stato capace di realizzare un campo da basket a progetto già pronto e finanziato da una donazione privata, da chi ha sempre trascinato, in tutti questi anni, le società sportive nella contrapposizione politica con i conseguenti cavilli burocratici, contenziosi e procedimenti giudiziari, da chi ha avviato una sola opera pubblica (peraltro inconclusa) come la piscina comunale.
In conclusione, mi permetto di invitarla a documentarsi anche sugli altri sodalizi sportivi cittadini, oggi completamente abbandonati a se stessi e sui tantissimi promettenti atleti ed atlete del presente e del passato che si sono formati nella nostra città, con i loro successi nazionali e internazionali di cui nessuno parla. Ma tutto questo, un Assessorato allo Sport di cui lei è espressione dovrebbe saperlo. Rigettiamo con forza quanto affermato dal comunicato stampa dell’Assessorato allo Sport, abbiamo adotto motivazioni sufficienti per mettere in luce l’incapacità di gestione nel settore che imperversa da anni e di come noi di fatto siamo la parte lesa della vicenda ed in quanto tale ci tuteleremo in tutte le sedi garantite dalla legge. Mi rivolgo a tutte le realtà sportive e auspico che si instauri un rapporto di collaborazione e sostegno reciproco, evitando le diatribe e le contrapposizioni presenti che nascono quale conseguenza di mirate e scellerate scelte politiche.
*presidente Pallacanestro Alghero
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