ALGHERO - Rabbia. Tanta rabbia per una morte assurda. E poi tristezza infinita. Per una vita spezzata negli anni più belli, quelli della spensierata giovinezza. Per una famiglia che dovrà convivere con cicatrici difficilmente rimarginabili. L'omicidio di Alghero, che coinvolte e travolge giovanissime vite poco più che maggiorenni, apre uno spaccato pauroso e pericoloso.

Ad Alghero c'è una città che ancora s'interroga su un fatto tanto assurdo quanto inimmaginabile. Da condannare aldilà delle aule di giustizia e delle ricostruzioni proprie dei tribunali. Troppi i segnali distorti che provengono da certa gioventù per averli sottovalutati troppo a lungo.

Dopo gli esami autoptici di martedì [LEGGI], per tutta la giornata odierna (mercoledì) rimarrà aperta la camera ardente presso l'ospedale Civile di Alghero. Giovedì pomeriggio (alle ore 15.30) i funerali nella Cattedrale di Santa Maria officiati dal Vescovo della Diocesi, mons. Mauro Maria Morfino, per l'ultimo saluto ad Albertino, strappato troppo presto alla famiglia.