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M.P. 3 aprile 2019
Sindacati contro Novamont: «filiera agricola, un bluff»
A dichiararlo sono i segretari territoriali della Filctem- Cgil Gianfranco Murtinu, di Femca-Cisl Luca Velluto e della Uiltec-Uil Giovanni Tavera che reagiscono alle dichiarazioni dell´ad Katia Bastioli
Sindacati contro Novamont: «filiera agricola, un bluff»

PORTO TORRES - «L'amministratore delegato di Novamont Katia Bastioli si dimostra sempre molto abile nello sfruttare a fini pubblicitari per la società queste lodevoli iniziative nel campo dell'economia circolare, in
cui fa spesso riferimento a una serie di sostanze di origine vegetale (acido azelaico, acido pelargonico) che si producono negli impianti Matrìca, la joint venture con sede a Porto Torres che lei controlla al 50% insieme a Eni». A dichiararlo sono i segretari territoriali della Filctem- Cgil Gianfranco Murtinu, di Femca-Cisl Luca Velluto e della Uiltec-Uil Giovanni Tavera.

L'ad di Novamont aveva dichiarato che quello del 2011 era "il primo patto nazionale per lo sviluppo di olio di girasole made in Italy". «Si dimostra meno attenta, invece, quando di quelle stesse produzioni si deve occupare direttamente, curandone lo sviluppo e le prospettive», aggiungono i segretari Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil. Nel 2011, in anticipo su tutti, propose il progetto Chimica Verde che, partendo dall'olio di semi di cardo, doveva produrre il monomero per il nascente mercato delle bio-plastiche.

«Di questa filiera agricola sarda che avrebbe dovuto alimentare gli
impianti di Matrìca oggi non c'è traccia, a parte qualche campo sperimentale. Il disinteresse di Novamont per la Sardegna ha di fatto impedito che la filiera agricola, pur essendo uno dei punti qualificanti del progetto, si concretizzasse». Per i sindacati «L'imprenditrice Bastioli invece di favorire le bio-produzioni sarde litiga con il socio eni, mettendo in dubbio il futuro e rischiando di vanificare l'impegno e gli sforzi dei lavoratori che, nel frattempo, la loro parte l'hanno fatta avviando e gestendo, fra mille difficoltà, gli impianti che sfornano i prodotti di cui, quando serve a Novamont, si vanta». «Noi continuiamo a credere nella riconversione del polo industriale di Porto Torres e a questo lavoreremo, - concludono i segretari provinciali di Sassari - a Novamont e al suo amministratore delegato auguriamo, intanto, maggior fortuna con il girasole».



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