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Sergio Ortu 14 ottobre 2007
Dopo la protesta Fertilia incontra il Prefetto
Nemmeno una settimana fa il malcontento sulla pessima gestione degli immobili demaniali della borgata era sfociato in una protesta che aveva paralizzato il traffico sul ponte
Dopo la protesta Fertilia incontra il Prefetto

ALGHERO - Sembra abbia funzionato, almeno in parte, la protesta degli abitanti di Fertilia che nemmeno una settimana fa avevano denunciato il malcontento sulla pessima gestione degli immobili demaniali della borgata rallentando temporaneamente il traffico sul ponte di Fertilia. Dovrebbe tenersi infatti martedì 23 nel Municipio a Sant’Anna alla presenza del Sindaco Marco Tedde un incontro con il Prefetto di Sassari e alcuni rappresentanti delle famiglie potenzialmente interessante dal rischio sfratto. L’azione forte di protesta era culminata dopo la riunione aperta convocata dal Comitato di Quartiere per informare la comunità sulla imminente uscita di una bando per l’assegnazione in locazione prioritaria agli esuli giuliani di alcuni alloggi situati nelle palazzine del nucleo storico della borgata. Alloggi però occupati da decenni da altre famiglie che potrebbero rischiare di finire per la strada. La situazione degli immobili demaniali di Fertilia è ormai incancrenita da decenni frutto di una gestione burocratica farraginosa e in alcuni momenti poco trasparente, come hanno denunciato gli abitanti Fertilia nel corso della riunione. L’incontro con il Prefetto ad ogni modo potrebbe servire a poco, secondo alcuni ben informati, il bando infatti uscirà comunque anche se per il momento sembra essere stato posticipato. Sembra addirittura che ne debba essere pubblicato un secondo che dovrebbe riguardare invece i locali commerciali dove anche qui sarebbe dato diritto di prelazione agli esuli come peraltro previsto ad ogni modo da specifiche leggi in materia. Tuttavia quello che si contesta non sono i diritti acquisiti degli esuli, ma il fatto che non vengano tutelati anche i diritti di chi ha vissuto o lavorato dentro gli immobili da decenni e che potrebbe essere messo alla porta da un giorno all’altro. «Se non fosse stato per noi -denunciano alcuni locatari “senza titolo” degli alloggi e dei locali commerciali- gli immobili sarebbero già crollati. Basti vedere che fine hanno fatto quelli non occupati come Palazzo Doria o l’ex cinema divenuti dei ruderi, ricettacolo di animali e sporcizia, monumento del disinteresse dello Stato nei confronti dei suoi beni». Al problema delle famiglie e degli esercenti di Fertilia dopo l’interrogazione al presidente Soru da parte del consigliere regionale Mario Bruno e dei vari solleciti del Sindaco Marco Tedde, si è interessato anche il deputato Elias Vacca che ha incontrato informalmente in borgata alcuni cittadini coinvolti nel paventato rischio di sfratto. La speranza è dunque che l’impegno politico locale possa rivelarsi efficace una volta per tutte e riesca a fare salvi i diritti sia degli esuli giuliani sanciti da apposite leggi e sia delle famiglie algheresi e sarde che da decenni vivono e lavorano all’interno dei locali demaniali.

Nella foto l'occupazione del ponte



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