M.P.
29 marzo 2019
Giro del mondo a vela: padre e figlio a Porto Torres
Protagonisti Piero e Vittorio Fresi, rispettivamente padre e figlio, e la loro imbarcazione a vela Onitron I, costruita nel 1978 nei cantieri navali Orsa Maggiore di Porto Torres
PORTO TORRES - Duecento giorni in mare, all'inseguimento di un sogno cullato a lungo. Un'avventura, che sarà celebrata a Porto Torres il 5 aprile con la serata il “Giro del mondo a vela, 217 giorni: padre e figlio per gli oceani del mondo”. L'iniziativa, organizzata dal Comune di Porto Torres insieme all'associazione Zenit Vela Onitron club, si terrà venerdì 5 aprile alle 17.30 nella sala Filippo Canu (corso Vittorio Emanuele II) ed è stata pensata per celebrare il decennale dall'incredibile avventura sportiva e di vita che ha visto come protagonisti Piero e Vittorio Fresi, rispettivamente padre e figlio, e la loro imbarcazione a vela Onitron I, costruita nel 1978 nei cantieri navali Orsa Maggiore di Porto Torres.
Il sette settembre del 2008 Piero e Vittorio Fresi partirono dal porto di Porto Torres con l'obiettivo di compiere il giro del mondo senza scalo, seguendo la rotta dei clipper. Onitron I percorse l'Atlantico da nord a sud, doppiò il capo di Buona Speranza in Sud Africa, percorse poi l'oceano Indiano lungo i cosiddetti “40 ruggenti” superando tante tempeste, doppiò il capo Leeuwin nel sud dell'Australia e poi si buttò nel Pacifico.
Nella notte tra il 4 e il 5 aprile 2009, al 213 esimo giorno di navigazione, successe però l'imprevedibile: in una zona chiamata Punto Nemo e situata a metà strada tra la Nuova Zelanda e Capo Horn in sud America, la barca si rovesciò a causa di un'onda, perdendo albero e timone. Il sogno di Piero e Vittorio di completare il periplo del globo si interruppe bruscamente. I due naufraghi, leggermente feriti ma vivi, dovettero poi attendere quattro giorni prima di essere tratti in salvo dalla nave petroliera Hellespont, a 217 giorni dalla loro partenza.
«È stata una grande esperienza dal punto di vista sia tecnico che umano – ricorda Vittorio Fresi – dal punto di vista umano perché è servita a saldare il rapporto tra me e mio padre e dal punto di vista tecnico per acquisire delle conoscenze uniche sulla navigazione a vela al timone di imbarcazioni da diporto di piccole dimensioni. Abbiamo attraversato i punti più pericolosi degli oceani del mondo e saremo felici di trasmettere queste nostre conoscenze a chiunque voglia fare delle esperienze di navigazione a vela con me e mio padre».
Alla serata programmata per il 5 aprile parteciperanno il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler, la Capitaneria di Porto di Porto Torres e Piero e Vittorio Fresi che racconteranno al pubblico la storia e il progetto del Giro del mondo a vela ed aneddoti e curiosità insieme al giornalista Sandro Macciotta. Sarà un racconto di mare – spiega il sindaco Sean Wheeler – un racconto che ha appassionato Porto Torres e la Sardegna intera e che vogliamo ricordare nel migliore dei modi, proiettando anche il video prodotto allora dall'associazione, compreso quello del salvataggio, procedimento che non fu affatto semplice. Questa è un'eccezionale storia di sport, ma anche una storia che ci trasmette i valori della famiglia e del rapporto tra padre e figlio».
|