Red
21 marzo 2019
Sa Rodia: risaie e problema zanzare
«Indispensabile la lotta all’insetto, ma aziende e attività agricole vanno tutelate. Indispensabile avviare un organico piano di disinfestazione con l’intervento regionale», dichiarano i vertici di Coldiretti Oristano
ORISTANO - Coldiretti Oristano interviene sulla polemica in atto sulle risaie in località Sa Rodia. Una questione che si ripropone negli anni, dove l’organizzazione agricola ribadisce la sua posizione. I cittadini che abitano in Viale Repubblica lamentano come i rischi per un aumento della presenza delle zanzare, anche di quelle portatrici del virus della febbre del Nilo, sia legato al ristagno delle acque nelle risaie. Il comitato cittadino promotore della protesta indica le risaie quali potenziali fonti di rischio sanitario. Per il direttore di Coldiretti Oristano Emanuele Spanò, la problematica zanzare costituisce per Oristano e per molti altri Comuni adiacenti, un preoccupazione molto seria ed assai dibattuta nel tempo, con rischi e situazioni ben conosciute.
Nel territorio, la copiosa diffusione dell’ insetto è favorita dal numero di canali di scolo, dagli acquitrini dovuti alla forte piovosità ed a tutta l’ampia rete di canali e del patrimonio fluviale che annovera l’area di Oristano. In molti centri, dove non sono presenti risaie, la disinfestazione viene promossa dai Comuni per fronteggiare la notevole presenza dell’insetto. Le disinfestazioni rappresentano uno strumento di contenimento fondamentale, che, visti i numeri ed i rischi, non è da tempo più sufficiente. Dunque, occorrono ulteriori interventi di contenimento con un nuovo ed organico piano di disinfestazione. «Attribuire alle risaie la causa del problema appare esagerato - sostiene il dirigente Coldiretti - I risicoltori ben conoscono la serietà della questione, in quanto sui mezzi e sulle risaie ci lavorano. Le risaie storiche del Comune di Oristano esistono da sempre e non sono le risaie ad essersi avvicinate alle case, ma le case che sono state costruite dove si trovavano le risaie».
Per Spanò, «i risicoltori sono pronti al confronto per dare un ausilio nella risoluzione della questione. Tuttavia, la problematica non può essere lasciata in capo alle sole aziende agricole e, ancor meno, si può minare la loro attività economica. Le lotte biologiche ed integrate all’insetto possono essere attivate nelle risaie oristanesi, ma sui costi ci deve essere una assunzione di responsabilità da parte della Regione Sardegna. Come fanno da anni in altre aree dell’Italia vocate alla risicoltura, dove i programmi di disinfestazione coinvolgono i risicoltori sostenuti dalla Regione».
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