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12 ottobre 2007
Soru come Berlusconi, i socialisti dicono No alla statutaria
Secondo il segretario cittadino dello SDI, Walter Tore, questa legge non chiarisce il dilemma del conflitto di interessi
ALGHERO – I Socialisti algheresi dicono No alla legge Statutaria per il referendum indetto il 21 ottobre prossimo. «Una legge approvata in tutta fretta, prima della legge finanziaria, escludendo l’elaborazione del nuovo Statuto Speciale, senza ampia partecipazione dei cittadini i quali non hanno potuto in alcun modo esprimere, in libertà ed autonomia, il loro parere in proposito -afferma Walter Tore- le nuove norme previste nella statutaria rafforzano la già grande concentrazione di potere che attualmente è in capo al Presidente della Regione. E come nel 2006 è stato combattuta e battuta la riforma costituzionale di Berlusconi, che prevedeva anche essa un forte presidenzialismo, anche attraverso la partecipazione ai Comitati per la difesa della Costituzione, così adesso i socialisti dicono NO a questa statutaria». Secondo il segretario cittadino dello SDI questa legge non chiarisce il dilemma del conflitto di interessi, essa consente al Presidente e agli Assessori di proseguire ad amministrare le loro aziende o, nientemeno, di partecipare alle gare per gli appalti pubblici indette dalla Regione. Inoltre per Walter Tore a fronte della concentrazione di poteri nella nuova Statutaria non si rilevano miglioramenti sulla ricerca delle metodologie di partecipazione esterna. Anzi introduce norme restrittive alla partecipazione popolare e delle leggi di iniziativa popolare (aumenta il numero delle firme necessarie per promuovere il referendum e il numero dei votanti per validarli). La Statutaria poi non riduce il numero delle cariche pubbliche, sottolinea Tore, si limita a ribadire quanto già dice lo Statuto, art. 16, che “il Consiglio è composto da 80 consiglieri”. Ma non finisce qui. «Una delle contraddizioni di fondo è che ancora mancano le linee guida, le basi fondamentali del nuovo Statuto. Come potrà essere in concordanza? Il nuovo Statuto dovrà tener conto della Statutaria o è vero il contrario? E questa singolarità è difficile da spiegare –conclude Walter Tote- sarebbe stato preferibile fare riferimento allo Statuto di autonomia catalano, considerato tra i più moderni e avanzati a livello europeo, che già fa proprie le più evolute tendenze costituzionali europee».
Nella foto Renato Soru
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