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Red 26 febbraio 2019
Il Seminario Camilleriano si apre al femminile
Oggi pomeriggio, Manuela Arca, Morena Deriu, Eleonora Lusci, Simona Pilia, Paola Piras e Veronka Szoke dialogheranno con Simonetta Agnello Hornby davanti ad una tazza di te in aula Capitini. Si proseguirà domani, alla Fondazione di Sardegna, con il volume di Aldous Huxley “L’albero dell’olivo”, con Maria Del Zompo, Giuseppe Barbera, Vincenzo Campo, Gianluigi Bacchetta, Stefano Salis e Giuseppe Marci
Il Seminario Camilleriano si apre al femminile

CAGLIARI - Un Seminario Camilleriano che fin dal titolo (“Isole e olivi”) evoca il fascino delle isole non poteva non avere una marcata caratterizzazione femminile. Così, quello che si è aperto a Cagliari (in Via Is Mirrionis 1, nell'Aula “Motzo”, alle 16), con un intervento di Morena Deriu, che parla delle donne e delle Sirene capaci di affascinare il poeta Omero e, a distanza di millenni, Andrea Camilleri, dedicherà uno specifico omaggio a Simonetta Agnello Hornby. Oggi (martedì), nell'Aula “Capitini” della Facoltà di Studi umanistici, in Via Is Mirrionis 1, a partire dalle 16, con la scrittrice dialogheranno sei lettrici (Manuela Arca, Morena Deriu, Eleonora Lusci, Simona Pilia, Paola Piras e Veronka Szoke), diverse per interessi professionali, età ed esperienze di vita: tutte appassionate della lettura e curiose di scoprire come, dopo l’infanzia e la giovinezza trascorse in Sicilia, Simonetta sia partita alla scoperta del mondo, si sia affermata come avvocato a Londra, abbia sviluppato un forte impegno in difesa dell’infanzia, sia divenuta autrice di libri apprezzati e premiati. E perché abbia candidato Camilleri per il Premio Nobel, ritenendolo meritevole di un tale riconoscimento. Per queste sette donne, un’aula universitaria si trasformerà in un salotto dove, di fronte ad una tazza di te, potranno conversare di letteratura e di vita; delle straordinarie esperienze che possono essere fatte partendo da un’isola, per approdare, come Simonetta Agnello Hornby ha fatto in un’altra isola, non meno ricca di storia e di conoscenza.

Che cosa unisce Camilleri e Huxley sarà invece il tema dell’incontro in programma domani, mercoledì 27 febbraio, nella Sala della Fondazione di Sardegna, in Via San Salvatore da Horta 2, a partire dalle 17, con la partecipazione di Maria Del Zompo, Giuseppe Barbera, Vincenzo Campo, Gianluigi Bacchetta, Stefano Salis e Giuseppe Marci: al centro dell’evento, la presentazione del volume “L’albero dell’olivo”, che lo scrittore inglese pubblicò nel 1936 ed oggi è riproposto in un bel volume delle Edizioni Henry Beyle. Il solido legame tra i due autori è rappresentato proprio dall’olivo, che campeggia in tante pagine di Camilleri, di Pirandello, di Sciascia, di altri autori siciliani, e ha affascinato l’intellettuale inglese, convinto che l’albero, emblema della classicità greca e latina, possa essere accostato alla nordica quercia: a simboleggiare uno degli aspetti vitali della cultura europea. Interessi letterari e visioni politiche che saranno riproposte all’attenzione del pubblico giovedì 28, alle 17, a Villacidro, nella Casa Dessì, in Via Roma 65, quando il settimo Seminario sull’opera di Andrea Camilleri si concluderà con un evento dedicato a Huxley, a Camilleri ed a Giuseppe Dessì, l’autore di “Paese d’ombre”, romanzo nel quale l’oliveto di Balanotti si eleva al ruolo di protagonista. Partecipano all’evento Paolo Lusci, Giuseppe Barbera, Vincenzo Campo e Giuseppe Marci.

Da segnalare l’incontro (in programma domani, alle 9.30, in Via Is Mirrionis 1, aula 5 della Facoltà di Studi umanistici), coordinato dal giornalista Stefano Salis, con Ignazio Macchiarella ed Antioco Floris, che dicuteranno con Alberto Sironi, regista dei film di cui è protagonista Montalbano, del successo televisivo: «Quando, qualche anno fa, il direttore della Rai comunicò ad Andrea Camilleri che, sommando tutti gli spettatori del Montalbano televisivo, delle prime e delle repliche trasmesse nel corso degli anni, si raggiungeva la cifra di un miliardo – racconta Marci, ideatore del Seminario camilleriano - si narra che lo scrittore, stupito, abbia esclamato: «Madonna santa! E che siamo, in Cina?». La cifra oggi, 20esimo anno di programmazione delle inchieste condotte dal celebre commissario, è ulteriormente cresciuta, e ogni programmazione (anche le ultime due delle scorse settimane) ottiene indici di ascolto che solo la Nazionale di calcio o il Festival di Sanremo possono raggiungere».

Nella foto: Giuseppe Marci ed Andrea Camilleri



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