A.S.
12 febbraio 2019
Conte-Pastori, fumata nera: è protesta
Continua la protesta del mondo pastorale e agricolo sardo nonostante la convocazione del tavolo di filiera il prossimo 21 febbraio a Roma, al quale prenderanno parte per la prima volta anche i pastori della Sardegna
CAGLIARI - Niente di fatto. Non è stato risolutivo il vertice tra la delegazione di pastori sardi e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, andato in scena lunedì sera a Decimomannu. «Abbiamo incontrato una delegazione di allevatori, in particolare del Movimento pastori sardi – ha detto il premier al suo arrivo alla Prefettura di Cagliari -. Il 21 febbraio alle 11.30 ci sarà un tavolo di filiera al quale prenderanno parte per la prima volta anche i pastori della Sardegna. E adesso saranno allo studio delle misure per venire incontro alle loro richieste».
L’appuntamento è fissato tra dieci giorni a Roma, nella sede del ministero delle Politiche agricole. Al termine dell’incontro in Prefettura, dove ha illustrato il contratto istituzionale di sviluppo per la Sardegna, il presidente del Consiglio è tornato sul prezzo del latte: «Le questioni relative ai pastori costituiscono un’urgenza, c’è però un problema di vincoli europei, non possiamo intervenire con gli aiuti di Stato ma dobbiamo studiare la misura più idonea per venire incontro alle loro ragioni legittime».
«In questo momento abbiamo la data del 21 febbraio e da domani mattina col ministro studieremo misure per sopperire all’urgenza, cioè il surplus di prodotto e quindi quel divario dal punto di vista della ricompensa che non soddisfa i pastori». Così Giuseppe Conte alla presenza anche i ministri dell'Agricoltura e del Sud, Gian Marco Centinaio e Barbara Lezzi.
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