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Red 31 dicembre 2018
Pecorino romano: no al piano produttivo
Respinta dal Ministero delle Politiche agricole la proroga del piano produttivo del pecorino romano presentata dal Consorzio della dop, che scade il 9 marzo 2019. «Serve un intervento urgente della Regione al ministro Centinaio o in Sardegna sarà il caos nelle produzioni. Accordo di collaborazione fra Centro studi agricoli e Energie per l’Italia Sardegna sui temi agricoli», dichiarano Tore Piana ed Elena Vidili
Pecorino romano: no al piano produttivo

CAGLIARI - E’ ufficiale, il Ministero delle Politiche agricole ha respinto la richiesta di proroga del piano produttivo del pecorino romano dop presentata nelle scorse settimane dal Consorzio pecorino romano. «Come si sa, il piano produttivo che ha valenza triennale e regola le quote che ciascun aderente dovrà produrre, per non creare sovra produzioni, stabilendo le quote aggiuntive (multe) per chi sfora i quantitativi assegnati scade improrogabilmente il 9 marzo 2019, cioè in piena campagna produttiva, in una stagione dove il prezzo del latte di pecora si avvia a un prezzo per niente remunerativo dei 0,60 al litro - affermano Tore Piana ed Elena Vidili di Energie per l'Italia Sardegna - Spiace ancora una volta assistere all’inerzia da parte della Regione e in particolare dell’Assessorato all’Agricoltura verso il grave problema, a oggi sembra che nessuna interlocuzione sia stata intrapresa fra Regione Sardegna e Ministero per sostenere un rinvio almeno al 30 giugno 2019, cosi come richiesto dallo stesso Consorzio pecorino romano».

«E’ evidente che in piena campagna di produzione, approvare oggi un nuovo piano produttivo, appare una cosa quasi impossibile ecco che una proroga appare l’unica soluzione possibile. Cosa accade se la proroga non dovesse arrivare? - si chiedono ancora Piana e Vidili - Sarebbe il caos quasi sicuro, dove ciascuno potrà in questa stagione produrre i quantitativi che ritiene senza regole e senza penalità, una situazione paradossale, se si pensa agli sforzi di quasi tutti gli attori della filiera, in queste settimane, stanno cercando di trovare soluzioni per portare il prezzo del latte di pecora verso un prezzo di 0,85 al litro. Che cosa sta facendo e quali proposte sta attuando oggi Oilos su questo problema? Quali idee ha la Regione Sardegna a guida Pd?».

«A quanto ci risulta nessuna. Ecco che come forza politica, Energie per l’Italia, facente parte della Coalizione del Centrodestra - affermano Tore Piana ed Elena Vidili - ci faremo immediatamente come forza politica attiva, promotori prima verso la coalizione al prossimo tavolo politico e subito dopo verso il ministro Centinaio, affinchè il Ministero firmi immediatamente la proroga del piano produttivo del pecorino romano dop al 30 giugno 2019, cioè a campagna di produzione chiusa per avere tutto il tempo necessario per una sua modifica e approvazione. Energie per l’Italia Sardegna, è sempre stata una forza politica vicina alle problematiche agricole ed proprio in questa direzione nei giorni scorsi ha stretto una collaborazione con il Centro studi agricoli per lo studio e la ricerca delle soluzioni nel comparto agricolo sardo».

Nella foto: Tore Piana



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