Red
31 dicembre 2018
Formazione linguistica migranti: c´è il progetto
Il Ministero dell´Interno ha approvato il progetto della Regione autonoma della Sardegna. «La conoscenza dell´italiano è fondamentale per l´inclusione e l´integrazione», dichiara l´assessore regionale Filippo Spanu
CAGLIARI - Il Ministero dell’Interno ha approvato il progetto della Regione autonoma della Sardegna finalizzato alla formazione linguistica dei migranti. L’intervento è inserito nel Fondo asilo, migrazione e integrazione e per la sua attuazione è disponibile un finanziamento di 647mila euro. Con questa iniziativa, denominata “Sardinia L2”, la Sardegna intende consolidare e rafforzare il sistema regionale di governance in materia di integrazione ed inclusione degli immigrati, facendo leva sul sistema dell'istruzione in capo ai Centri provinciali per l'istruzione degli adulti, con l’intento di agevolare e promuovere il loro inserimento nel tessuto sociale ed economico dei territori ospitanti.
«Il miglioramento delle competenze linguistiche - spiega l’assessore regionale Filippo Spanu, che ha la delega sui flussi migratori - è un aspetto essenziale per consentire agli immigrati di avere un rapporto corretto con i diversi servizi del territorio. La conoscenza della lingua italiana contribuisce inoltre a rafforzare le relazioni con le comunità in cui i migranti vivono. Non c’è vera inclusione senza una piena padronanza dell’italiano che favorisce il dialogo e il confronto e agevola l’integrazione. Realizziamo questa azione - aggiunge l’assessore - insieme al Centro provinciale istruzione degli adulti della provincia di Cagliari e all’Ufficio scolastico regionale già meritoriamente impegnati nel campo della formazione di tanti richiedenti asilo che trovano nello studio opportunità di crescita umana e culturale e nuove occasioni di inserimento nel tessuto sociale delle comunità in cui vivono».
L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare il ruolo dei Cpia, soprattutto attraverso processi di standardizzazione delle attività e dei materiali didattici, l’aggiornamento delle competenze dei docenti, il dialogo e lo scambio di buone pratiche a livello interregionale. L’avviso del Ministero dell’Interno, a cui la Sardegna ha aderito, era rivolto a Regioni e Province autonome per un importo di 36milioni di euro. «Per non gravare sul bilancio regionale - sottolinea Spanu - nel corso degli ultimi due anni la Giunta ha promosso e favorito l’accesso agli strumenti finanziari nazionali ed europei, come il Fami, con l’obiettivo di promuovere la realizzazione di azioni integrate per una migliore gestione del fenomeno migratorio in raccordo con i soggetti istituzionali, le associazioni e gli operatori impegnati a vario titolo e a vario livello nel processo di inclusione dei richiedenti e titolari di protezione internazionale presenti in Sardegna».
Nella foto: l'assessore regionale Filippo Spanu
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