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Red 13 dicembre 2018
Artigiani: 2mln per il ricambio generazionale
L´emendamento è di sintesi tra la proposta iniziale della Commissione speciale, con primo firmatario il consigliere regionale algherese del Partito democratico Raimondo Cacciotto, ed analoga misura presentata dal gruppo consiliare del Pds
Artigiani: 2<i>mln</i> per il ricambio generazionale

ALGHERO - Un emendamento di sintesi alla manovra finanziaria regionale, nato dalla proposta iniziale del consigliere regionale algherese del Partito democratico Raimondo Cacciotto, condivisa dai componenti della Commissione speciale sull'artigianato e commercio con in testa il presidente Roberto Deriu, e dall'analoga proposta del gruppo consiliare del Pds, è stato votato favorevolmente dal Consiglio regionale. Le piccole realtà produttive avranno a disposizione un contributo complessivo di 2milioni di euro a fondo perduto per favorire il ricambio generazionale. L’emendamento nasce dall’esigenza di sostenere gli artigiani che vorrebbero passare il testimone ai figli, ma questo cambio di guida è ancora troppo complicato ed oneroso, come da tempo ha segnalato la stessa Confartigianato Sardegna.

Grazie a questo emendamento, i giovani, figli di artigiane ed artigiani, collaboratori familiari o dipendenti da almeno cinque anni, che subentrano formalmente nell’attività, beneficeranno di un voucher per acquisire le necessarie competenze finalizzate allo start up delle propria esperienza aziendale. Potranno essere finanziate, tra le altre, le attività formative manageriali, la comunicazione innovativa, i servizi legati al commercio elettronico, l’internazionalizzazione, l’innovazione di processo, il controllo di gestione, il marketing ed i percorsi di management aziendale. «In questi anni, constatiamo che in Sardegna invecchia non solo la popolazione, ma anche il tessuto imprenditoriale – spiega Cacciotto - e infatti sono sempre meno i giovani, e sempre più gli over 50, che nell’Isola guidano le aziende». Secondo recenti dati di UnionCamere-Infocamere, tra marzo 2013 e marzo 2018, il numero dei dirigenti d’impresa, ovvero chi detiene cariche di amministratore, con più di cinquant'anni d’età è cresciuto di quasi 21punti percentuali mentre, nello stesso periodo gli under 50 hanno subìto un decremento dell’11,6percento.

«Purtroppo non è una sorpresa, se osserviamo i dati anagrafici della popolazione si parla con preoccupazione, da oltre un decennio, di disoccupazione giovanile, ma questi numeri ci ricordano che esiste anche un altro problema, in prospettiva ancora più insidioso: sempre più aziende sono, e saranno, guidate da persone “mature” e, innegabilmente, con prospettiva di crescita più limitata rispetto a quelle che possono avere i più giovani - spiega il consigliere Dem - Nelle aziende “anziane” c’è un grande valore economico e di cultura produttiva, di esperienza e professionalità, che deve essere preservato e rilanciato dai giovani, ma ciò può avvenire solo sostenendo e facilitando il passaggio di testimone verso chi, erede del titolare o dipendente, vuole rilevare l’impresa, e il Consiglio regionale ha dimostrato un’attenzione concreta in merito», conclude Raimondo Cacciotto.

Nella foto: il consigliere regionale Raimondo Cacciotto



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