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Mariangela Pala 10 dicembre 2018
Ufficio Tecnico nell´impasse: la rabbia dei professionisti
Malumori diffusi tra le categorie professionali: geometri, ingegneri e architetti che questa mattina hanno partecipato alla commissione Lavori Pubblici per discutere dei disagi e i problemi sulla Suape
Ufficio Tecnico nell´impasse: la rabbia dei professionisti

PORTO TORRES - Aperto solo due ore il martedì pomeriggio e il venerdì mattina, l'ufficio Tecnico comunale non soddisfa le esigenze dei professionisti e gli stessi cittadini costretti ad attendere le pratiche per troppo tempo. Malumori e rabbia, diffusi tra le categorie professionali: geometri, ingegneri e architetti che questa mattina hanno partecipato alla commissione Lavori Pubblici convocata dalla presidente Antonella Demelas per discutere dei problemi sulla Suape - Sportello unico per le attività produttive e per l'edilizia - e sull’orario insufficiente di apertura al pubblico dell’ufficio Tecnico.

Sotto accusa la carenza di personale che accomuna ormai tutti i servizi comunali «ridotti al minimo con inefficienze tali da immobilizzare la macchina amministrativa, un problema che abbiamo sollevato tre anni fa», sostengono i consiglieri Costantino Ligas, Alessandro Carta e Claudio Piras. Centinaia di procedure e problematiche urbanistiche sulle scrivanie degli uffici, con difficoltà a discutere le pratiche, in mano a soli due tecnici comunali costretti ad una mole di lavoro importante. Nel mirino dei rappresentanti della categoria anche la delibera di giunta del 2006 sui diritti per le concessioni edilizie, «ormai superata – dicono i professionisti del settore – con costi e tariffe da adeguare perché troppo alte rispetto all’attuale realtà».

In una città di 22mila abitanti già penalizzata dalla crisi la limitazione del servizio a soli due giorni in virtù della tanto contestata carenza di organico «porta ad una ressa con file interminabili e alla difficoltà ad interloquire con l’ufficio tecnico – denunciano i geometri Francesco Marongiu e Franco Battino- pertanto chiediamo di allargare l’orario per tutta la settimana in modo da soffi sfare le esigenze dei professionisti che spesso hanno difficoltà a comunicare anche per via telefonica e tramite internet». Sul problema del personale il dirigente competente Flavio Cuccureddu risponde che «nell’ufficio tecnico non c’è una vera e propria emergenza e per poter assumere bisogna attivare una serie di procedure che richiedono tempo e i posti che si sono liberati nel 2018 possono essere ricoperti solo nel 2019».

Per il responsabile Suape, Claudio Vinci la soluzione potrebbe essere l’assunzione degli interinali, figure da inserire in diversi settori che soffrono della carenza di personale. Un altro problema è rappresentato dalla delibera sui diritti per le concessioni amministrative «perché non è congrua alle procedure attuali, tanto è vero che il provvedimento nasceva perché erano cambiate le tipologie autorizzative e concessorie - aggiunge il geometra Marongiu – ed oggi c’è la necessità di standardizzare le tariffe con un Regolamento».

Chiamato in causa anche l’assessore ai Lavori pubblici, Alessandro Derudas, «è’ indubbia la situazione di disagio dei professionisti dovuta alla riduzione dell’ orario di ricevimento - dice - che crea delle fila davanti all’ufficio tecnico, ma la diminuzione dell’apertura del servizio non è dovuta tanto alla riduzione di personale bensì all’aggravio di lavoro che ha colpito gli impiegati di quell’ufficio sulla gestione del sistema Suape e sulle richieste di accesso agli atti, compiti che prima erano delegati ad altre figure del Comune». L’assessore Derudas garantisce sul bando della mobilità per cercare di rimpiazzare il personale perso e rinfoltire le figure dell’Ufficio tecnico «così sicuramente una figura potrà essere assunta», dice «nell’ambito del progetto LaVoras sono previste figure da inserire nella digitalizzazione dell’archivio in modo da sgravare da impegni il personale ora impegnato e trasferirlo nell’ufficio tecnico per risolvere le pratiche inoltrate».

Occorrerà attendere ancora invece per risolvere il problema delle tariffe, per l’esponente della giunta prima di redigere un nuovo Regolamento bisognerà confrontarsi con la Regione sulla intenzione di uniformarle.



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