Red
8 dicembre 2018
Caccia abusiva a Gonnesa
Il Corpo forestale della Stazione di Iglesias ha operato il sequestro due fucili e di una carabina ad aria compressa con matricola non rilevabile ed il relativo munizionamento di piombini calibro 4,5millimetri
GONNESA - Il Corpo forestale della Stazione di Iglesias ha operato il sequestro due fucili e di una carabina ad aria compressa con matricola non rilevabile ed il relativo munizionamento di piombini calibro 4,5millimetri. Infatti, resta alta e prioritaria l’attenzione della Forestale nel contrastare il fenomeno della caccia abusiva nei confronti delle specie particolarmente protette, che spesso si accompagna in concorso del reato di porto illegale dell’arma, talvolta anche integrando quelle più gravi con l’utilizzo di armi da caccia di fabbricazione artigianale come i “tubi fucile” o alterate a “canne mozze”, oppure con le cosiddette “clandestine”, in quanto prive della matricola.
Nei giorni scorsi, durante l'ordinario servizio di tutela della fauna selvatica e contrasto all’uso illecito di armi o altri mezzi di caccia vietati dalle norme sul prelievo venatorio, gli agenti del Nucleo investigativo hanno fermato due cacciatori a bordo di un veicolo nelle campagne di Gonnesa, in località Su Tuvu Mannu. Confermato il sospetto di detenzione abusiva di armi da sparo: uno dei due uomini ha subito ammesso di portare con se un fucile da caccia in assenza di regolare licenza di porto dell’arma. L'altro, pur titolare di licenza di porto dell'arma, non aveva con se la denuncia all'Autorità di pubblica sicurezza, come previsto dalla normativa statale in materia, e non aveva assolto al pagamento delle tasse dovute per l'esercizio della caccia.
Dopo le perquisizioni personali e dell’autovettura, il personale del Corpo forestale ha esteso la perquisizione ai domicili dei due fermati, in conformità alle norme del Testo unico delle leggi in materia di pubblica sicurezza, per la ricerca di armi e munizioni detenute illegalmente. In una delle abitazioni, è stata trovata una carabina ad aria compressa con matricola non rilevabile ed il relativo munizionamento di piombini calibro 4,5millimetri. Per questo, il Nucleo investigativo ha già depositato nella Procura della Repubblica di Cagliari, gli atti del sequestro probatorio da sottoporre a convalida, nonché la richiesta di autorizzazione a disporre accertamenti tecnici sulla carabina per stabilire se le caratteristiche costruttive siano tali da classificarla o meno “arma atta ad offendere”.
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