Red
30 novembre 2018
Pesca: multe e maxi-sequestri a Olbia
La settimana scorsa, si è conclusa l’intensa attività autunnale della Guardia costiera sulla filiera della pesca che, nell’ambito di quattro operazioni complesse a livello direzionale, ha fatto registrare dati significativi per numero di controlli e quantitativi di prodotto ittico posto sotto sequestro
OLBIA - La settimana scorsa, si è conclusa l’intensa attività autunnale della Guardia costiera sulla filiera della pesca che, nell’ambito di quattro operazioni complesse a livello direzionale (denominate “Grecale” ed “Ostro”), ha fatto registrare dati significativi per numero di controlli e quantitativi di prodotto ittico posto sotto sequestro. Le campagne concentrate si sono svolte ad ottobre ed a novembre e hanno visto impiegati oltre sessanta tra uomini e donne della Direzione marittima del nord Sardegna che, coordinati dal direttore marittimo capitano di Vascello Maurizio Trogu, hanno provveduto ad effettuare capillari controlli a mare ed a terra con ispezioni su motopesca, punti di sbarco, ristoranti, rivenditori all'ingrosso ed al dettaglio elevando sanzioni per un totale di circa 84mila euro e ponendo sotto sequestro circa 26mila chilogrammi di prodotti ittici.
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Si tratta in larga misura di prodotto privo delle dovute indicazioni in materia di etichettatura, tracciabilità ed informazioni obbligatorie per il consumatore finale, in violazione della normativa europea e nazionale. Tutte le partite di prodotti della pesca e dell’acquacoltura devono, infatti, essere rintracciabili in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione, dalla cattura o raccolta alla vendita al dettaglio al fine di garantire la tutela del consumatore finale.
Inoltre, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per frode in commercio tre esercenti del nord Sardegna per aver spacciato prodotto ittico proveniente dall’oceano Atlantico come locale. «Le attività di vigilanza per la prevenzione e la repressione degli illeciti in materia di pesca proseguono senza sosta - ha dichiarato Trogu - per la tutela delle risorse marine e per garantire la sicurezza dei consumatori».
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