S.O.
26 novembre 2018
Sheepnet, workshop al Catalunya
Un centinaio tra ricercatori, consulenti e allevatori provenienti dai 7 Paesi partecipanti (Francia, Irlanda, Regno Unito, Spagna, Romania, Italia e Turchia) a cui si aggiungeranno rappresentanti di Ungheria, Israele, Finlandia e Grecia, si incontreranno per discutere delle principali problematiche del settore ovino in Europa
ALGHERO - Dal 28 al 30 novembre 2018, ad Alghero, si svolgerà il 4° Workshop internazionale ‘Il Programma Europeo SHEEPNET: condivisione di competenze ed esperienze sulla produttività degli ovini attraverso la costituzione di una rete di lavoro’, che segue quelli organizzati a Edimburgo, Timisoara e Vitoria Gasteiz. Un centinaio tra ricercatori, consulenti e allevatori provenienti dai 7 Paesi partecipanti (Francia, Irlanda, Regno Unito, Spagna, Romania, Italia e Turchia) a cui si aggiungeranno rappresentanti di Ungheria, Israele, Finlandia e Grecia, si incontreranno per discutere delle principali problematiche del settore ovino in Europa. Il network tematico, coordinato dall’Institut de l’Elevage francese e che vede quale partner italiano l’agenzia AGRIS, ha una durata di 3 anni, è stato finanziato con circa 2 milioni di euro e si concluderà a ottobre 2019. L’obiettivo è quello di aumentare la competitività e la sostenibilità del settore ovino in Europa attraverso lo scambio delle conoscenze scientifiche e pratiche tra i differenti attori della filiera di differenti nazioni, utilizzando un approccio interattivo di scambio delle conoscenze.
Il progetto è articolato in gruppi di lavoro nazionali coordinati da sette facilitatori. Il coordinatore italiano è il ricercatore di AGRIS Sardegna Antonello Carta. Sinora sono state identificate, attraverso questionari e incontri, le principali esigenze degli allevatori e si è prodotta una grande quantità di soluzioni disponibili e in molti casi già implementate da alcuni allevatori innovatori. Entro il mese di novembre, un centinaio di schede tecniche che affrontano le principali problematiche dell’allevamento ovino saranno inserite anche nel website del partenariato europeo per l’innovazione (PEI-AGRI). Il workshop internazionale che si terrà in Sardegna è stato preceduto da analoghi workshop nazionali di preparazione nei quali si è discusso dei differenti approcci disponibili per il trasferimento dell’innovazione nell’allevamento ovino. Dal workshop italiano, che si è tenuto presso la sede Agris di Bonassai il 25 ottobre scorso, è emersa la necessità di costruire un sistema di trasferimento dell’innovazione con particolare riferimento ‘all’allevamento di precisione’ che preveda ‘aziende modello’ dove testare le innovazioni e realizzare una precisa analisi costi-benefici. Le aziende modello dovranno poi aprirsi agli altri allevatori per consentire di acquisire le conoscenze necessarie per l’adozione delle nuove tecniche di allevamento.
Altri punti cruciali sono stati individuati nel monitoraggio degli effetti dell’innovazione a lungo termine e nella costruzione di un sistema di consulenza aziendale efficace con tecnici costantemente formati e aggiornati. Il 28 novembre le delegazioni internazionali visiteranno le aziende degli allevatori Michele Piras e Gianfranco Mangatia, due aziende ovine nell’area del Sassarese rappresentative delle attività di miglioramento genetico e dell’applicazione delle tecnologie digitali alla gestione del gregge. Nel pomeriggio è prevista la visita allo stabilimento del Consorzio Agriexport di Chilivani, durante la quale l’amministratore Salvatore Palitta racconterà della tradizione casearia sarda e di come modernità e tradizione possano contribuire alle produzioni DOP di qualità. Il 29 novembre, nella sala convegni dell’Hotel Catalunya di Alghero, le delegazioni internazionali si confronteranno sul livello delle applicazioni di zootecnia di precisione in Europa, con un focus particolare su quelle collegate all’identificazione elettronica degli animali. I diversi Paesi presenteranno applicazioni innovative e gli allevatori di tutta Europa potranno discutere tra loro con il supporto di ricercatori e consulenti per valutarne i costi e i benefici.
Venerdì 30 sono previsti due meeting satellite. Il primo, che coinvolgerà una ventina tra veterinari e allevatori, si terrà al Centro di Chirurgia comparata del Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università di Sassari e consisterà in una dimostrazione pratica di come si devono manipolare gli agnelli neonati per aumentarne la sopravvivenza. Contemporaneamente, al Centro di Ricerca di Bonassai di AGRIS Sardegna, alla presenza dell’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria si terrà un incontro-dibattito tra i facilitatori dei vari Paesi e i principali attori della filiera ovina della Sardegna, dal titolo ‘Uno sguardo al settore ovino in Europa: azioni per migliorare competitività e sostenibilità del comparto’. Dopo una breve presentazione delle filiere ovine europee, gli allevatori e gli altri portatori di interesse sardi potranno discutere con i rappresentanti internazionali delle diverse azioni che nei vari Paesi sono state intraprese per valorizzare il comparto.
|