P.P.
23 settembre 2018
«Tavolini, regole e occupazioni da rivedere»
L´avanzata di tavolini di bar e ristoranti nelle piazze di Alghero mette in allerta associazioni e comitati di quartiere. Richiesta la revisione generale di tutte le concessioni e l’istituzione di un osservatorio sul suolo pubblico
ALGHERO - Verifica delle superfici concedibili delle piazze, degli slarghi, dei marciapiedi nel rispetto del vigente regolamento, con particolare riferimento alla percentuale di occupazione delle piazze ed alla proporzione tra superfici interne ed esterne. Escludendo totalmente la possibilità di sistemare i tavolini sulle strade aperte al traffico veicolare e nei parcheggi delle auto; ricalcolo delle superfici concedibili al netto di parcheggi, aiuole, fontane, fioriere ed eventuali ingombri; verifica delle distanze dei tavolini dai palazzi storici e dalle panchine pubbliche.
E' la chiara e puntuale richiesta rivolta all'Amministrazione comunale di Alghero da parte di Carmelo Spada (Wwf Sardegna), Stefano Deliperi (Gruppo d'intervento giuridico), Francesco Guillot (Lipu), Graziano Bullegas (Italia Nostra), Egidio Calciai (Comitato Quartiere Centro Storico (Alguer Vella), Antonio Gianorso (Comitato quartiere della Pivarada), Daniele Solinas (Codacons), Bruna Russino (Comitato 45 decibel). L'informativa è stata protocollata all'attenzione del sindaco e degli assessori competenti nei giorni scorsi.
I rappresentanti delle associazioni ambientaliste, comitati di quartiere e quelli a difesa dei cittadini, in generale chiedono la revisione del regolamento comunale al fine di restituire gli spazi pubblici ai cittadini allineando Alghero alla Nuova Agenda Urbana “Habitat III” dalle Nazioni Unite che afferma: “Le città sono per la gente, non per il profitto” -, un principio concepito per spingere i governi locali a una pianificazione che privilegi il pubblico sul private”. Infine chiedono l’istituzione di un osservatorio sul suolo pubblico composto da comitati di quartiere e associazioni.
Foto d'archivio
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