La forte corrente marina potrebbe aver spinto il corpo di Dino Robotti oltre l´ampia zona su cui si sono concentrate le ricerche dei soccorritori. Amarezza e sconforto ad Alghero tra gli amici e conoscenti: le probabilità di ritrovare il corpo del corallaro algherese diventano sempre più difficili
ALGHERO - Niente da fare, si chiude con esito negativo anche la terza giornata di ricerche del corallaro 38enne disperso ad Alghero da giovedì [
LEGGI]. Per tutta la giornata odierna hanno perlustrato il mare e i fondali i Vigli del fuoco con un moderno
Rov giunto ieri da Roma, dotato di uno scan sonar di ultima generazione.
In mare anche la Capitaneria intorno al punto d'immersione, con all'opera anche un elicottero per avvistare il corpo in caso di emersione. Inoltre, molti amici, colleghi e conoscenti hanno preso parte alle ricerche da mare e da terra. Le ricerche riprenderanno dalla mattina di domenica. Non è da escludere però che il corpo di Dino Robotti, zavorrato di bombole e pesi, possa essere stato spinto dalla forte corrente ancora più a sud rispetto alla già ampia zona su cui si sono concentrate le ricerche dei soccorritori.
Ieri intanto si era chiusa una giornata drammatica [
LEGGI]. Polemiche per la rottura del
Rov in dotazione ai sommozzatori di Cagliari, ma polemiche anche per alcune notizie totalmente false rimbalzate su diverse testate giornalistiche, anche regionali, che davano prima l'avvistamento e successivamente il ritrovamento del corpo di Dino Robotti. Circostanze in realtà mai avvenute come confermato con puntualità dal
Quotidiano di Alghero.
Nella foto: una motovedetta della Capitaneria impegnata nelle ricerche ad Alghero