Red
23 agosto 2018
Suinicoltura, Udc: legge incongruente
«Incongruenze evidenti sin dalla genesi della legge. Ora si riveda il progetto a favore del comparto agrozootecnico isolano», sentenzia il capogruppo dell´Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu
CAGLIARI - La bocciatura è stata netta. Fin dalla genesi della legge, con la discussione in Consiglio che ha portato all’abbandono dell’aula al momento del voto finale sul provvedimento. Per il capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu la sentenza sulla norma in materia di valorizzazione del settore suinicolo sardo è inappellabile.
«Tutto come previsto – spiega l’esponente dei moderati – I nostri dubbi si sono materializzati con l’evidente stortura nell’applicazione della normativa. Un progetto che rischia di rompere gli ingranaggi già fragili delle aziende ad economia familiare, che rappresentano la spina dorsale del comparto agrozootecnico isolano». Gli appelli del gruppo Udc, per una riflessione più profonda sul testo, sono rimasti inascoltati.
«I nodi sono venuti al pettine, considerate le maglie troppo strette della legge approvata che impone alle tenute rurali sarde il divieto di allevare il tradizionale porcetto – conclude Rubiu – Il pericolo, va detto, è che si perda un patrimonio identitario dal valore incomparabile per la Sardegna, schiacciando inoltre centinaia di aziende a livello familiare. Si riprenda dunque il dialogo, per revisionare le parti più controverse della legge e favorire il rilancio del comparto suinicolo isolano».
Nella foto: il consigliere regionale Gianluigi Rubiu
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