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Red 17 agosto 2018
Arriva al Macc il progetto brasiliano
Domani sera, verrà presentato al Museo di Calasetta il progetto finale dell’artista brasiliano Marlon de Azambuja e della danzatrice, coreografa e percussionista Juliana Martìnez
Arriva al Macc il <i>progetto brasiliano</i>

CAGLIARI – Domani, sabato 18 agosto, alle 22, verrà presentato al Museo Macc di Calasetta, il progetto finale dell’artista brasiliano Marlon de Azambuja e della danzatrice, coreografa e percussionista Juliana Martìnez. I due artisti sudamericani, sono ospiti del progetto residenze della Fondazione Macc, giunto al suo secondo appuntamento. De Azambuja e Martìnez hanno vissuto e lavorato per circa un mese a Calasetta, sull’isola di Sant’Antioco, svolgendo sul territorio una ricerca che ha prodotto progetti finali site-specific.

Il lavoro di Marlon de Azambuja, “Corpo astratto”, si caratterizza per il suo sguardo vernacolare verso la città, l’architettura, lo spazio e gli oggetti di uso quotidiano. Durante la sua residenza al Macc di Calasetta, l’artista ha deciso di dialogare con la collezione permanente del museo, “invitando” altre opere a relazionarsi con la sua proposta che cerca di ripensare l’idea di astrazione, offrendo così, al pubblico una nuova percezione possibile verso il museo e le opere della sua collezione.

Il lavoro di Juliana Martínez, “Corpo profondo”, cerca le impronte della cultura mineraria nella zona del Sulcis Iglesiente, e la relaziona con la ramificazione del flamenco dei canti minerari, che iniziarono a diffondersi nel Diciannovesimo secolo. Lo stile ha un carattere denso e profondo, che racconta le pene dei lavori nelle mine della regione della Sierra Minera de Cartagena, nel sud-est della Spagna. Tramite il flamenco, il lavoro mette in relazione le pene dei lavoratori delle miniere di Cartagena e del Sulcis, personificate nel ballo e nella musica. Nei due video esposti, il corpo è interprete della profondità della cultura mineraria e trasferisce l’espressività dell’arte del flamenco allo spazio, sia attraverso il suono, il ballo, o il silenzio. Domani, alle 22.30, Juliana si esibirà in una performance, in cui trasmetterà l’intensità dell’energia delle miniere al Museo.

Nella foto (di Thomas Dane): il progetto di Marlon de Azambuja



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