ALGHERO - «Credetemi: nessuno, qui a
7 del
Corriere della Sera, pensa che Alghero sia una città razzista. Ma un cronista ha il dovere di domandare e raccontare, le cose belle e anche quelle meno belle». Il direttore di 7, Beppe Severgnini (
nella foto), risponde all'articolo del
Quotidiano di Alghero [
LEGGI] e all'indomani delle polemiche innescate dal reportage di viaggio del settimanale del Corriere, dove alcuni intervistati descrivono una città dal sottile profilo razzista, ci tiene a precisare la posizione sua e del giornale.
Poi anticipa ai lettori di
Alguer.it il contenuto della lettera inviata allo stesso sindaco, in risposta a quella che Mario Bruno aveva indirizzato qualche giorno fa al direttore Severgnini, sottolineando come la città di Alghero, dimostrava con i fatti di non meritare una simile descrizione [
LEGGI]. «Credo lei conosca il mio amore per la Sardegna, che frequento dal remoto 1973 (e non solo d’estate!). Le assicuro che l’affetto di Stefania Chiale (la giornalista incriminata) per la vostra isola - e la vostra città - non è da meno» dice Beppe Severgnini.
Il direttore tenta di spiegare la differenza tra un racconto di viaggio e un'inchiesta e precisa come «si racconta quello che s’incontra, si ascolta, si vede, ci sorprende e ci emoziona». Poi le rassicurazioni che, sotto sotto, probabilmente voleva il primo cittadino interloquendo col direttore di 7. «Di Alghero torneremo ad occuparci, stia certo (magari la stessa Stefania, chissà)» conclude Beppe Severgnini.